No alla caccia selvaggia"Mandate foto e testimonianze

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    di ANTONIO CIANCIULLO la Repubblica

    Il Senato ha votato una legge che fa saltare le date di apertura e chiusura della stagione venatoria
    Le Regioni avranno mano libera. Mobilitazione di 150 associazioni. E una nostra iniziativa

     ROMA – Nove italiani su dieci non vogliono che i cacciatori sparino in piena estate, quando i boschi e le campagne sono pieni di famiglie, di bambini, di turisti, né che si uccidano gli uccelli migratori che volano verso la riproduzione interrompendo il ciclo della vita. Sembra una semplice dichiarazione di buon senso. Ma il Senato ha votato una legge che nega questo elementare buon senso facendo saltare le date di apertura (primo settembre) e chiusura (31 gennaio) della caccia e affidando il calendario venatorio alle Regioni.

    VAI ALL’APPELLO

    Le Regioni, in teoria, si dovrebbero attenere alle regole europee che proteggono i migratori. Ma da anni abusano dello strumento delle deroghe, concepite dall’Unione europea come eccezione per far fronte a un’emergenza come un aeroporto chiuso per un’invasione di storni, utilizzandole in maniera sistematica per permettere di cacciare al di fuori dei cinque mesi fissati dalla legge italiana. Tanto che Bruxelles ha aperto un contenzioso contro l’Italia che potrebbero costarci sanzioni economiche pesanti. Ora a queste stesse Regioni, sotto accusa per aver dato un via libera incontrollato alle doppiette, si affidano le chiavi della natura italiana. Si aprono così le porte a una caccia selvaggia, senza limiti e senza regole.

    Contro questa decisione sta crescendo una mobilitazione bipartisan. Oltre 150 associazioni, che vanno al di là dei confini dell’ambientalismo, hanno lanciato un appello perché la Camera blocchi la caccia no limits. Anche il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e il ministro del Turismo Michela Brambilla hanno bocciato la legge esprimendo forte preoccupazione per la minaccia che rappresenta per la natura, per il turismo e per l’equilibrio anche economico delle campagne.

    Vi chiediamo di aiutare questa campagna non sbagliando mirino. Inquadrate gli animali che vi piace vedere in campagna, nei boschi, in montagna, con la macchina fotografica invece che con la doppietta e mandateci le foto. Le pubblicheremo per far vedere qual è il rapporto che gli italiani vogliono con la natura.

    inserito da Michele Pappacoda

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