Sigilli alla piscina nella villa di Rocco Barocco

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Sigilli al cantiere nella villa di Rocco Barocco a Capri. A mettere in atto il dispositivo della Procura della Repubblica di Napoli, siglato dal gip Aldo Policastro su richiesta del pm Milena Cortigiano che hanno anche emesso un avviso di garanzia per il reato di distruzione e deturpamento di bellezze naturali, è stato il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune Mario Cacciapuoti che ieri mattina, insieme con i vigili urbani e alcuni tecnici arrivati dalla terraferma ha bussato al campanello della villa di via Occhio Marino per notificare il provvedimento e porre l’area sotto sequestro. La dimora caprese del famoso stilista è una delle ville più prestigiose di Capri nascosta nel verde con vista mozzafiato sui Faraglioni dove lo stilista, dopo aver richiesto e ricevuto dalle varie commissioni comunali ed ambientali le necessarie autorizzazione, aveva dato incarico ad un’impresa per avviare i lavori di scavo per la realizzazione di una piscina, la cui costruzione è entrata nel mirino degli inquirenti. Infatti i due magistrati del pool antiabusivismo, coordinati dal procuratore aggiunto Aldo de Chiara, che hanno posto sotto sequestro nel corso della scorsa estate diverse pratiche edilizie all’interno dell’Ufficio Tecnico, hanno ritenuto che le autorizzazioni rilasciate nel 2007 e 2008 dai funzionari dell’epoca fossero in palese difformità al piano regolatore. Una responsabilità questa che non riguarda Rocco Barocco che contro il diniego della sovrintendenza era anche ricorso al Tar che gli aveva dato ragione con una sentenza nella quale veniva annullato il parere negativo dell’ente preposto alla tutela ambientale. Da qui la richiesta di autorizzazione a costruire rilasciata a Barocco, consentendogli di avviare i lavori. Ieri mattina il colpo di scena davanti al quale si sono trovati il legale e il tecnico di Barocco, l’avvocato Luigi Muscariello e l’architetto Caterina Iacono, ai quali è stato notificato il provvedimento. Barocco ha appreso a Roma dell’intervento ed ha dichiarato di sentirsi tranquillo in quanto lo sbancamento in atto era stato autorizzato, «sono in grado di dimostrare agli inquirenti la legittimità dei lavori che erano in corso nella mia villa di Capri», ha detto. Intanto, i legali hanno annunziato che presenteranno ricorso al Riesame. (Anna Maria Boniello – Il Mattino)

inserito da A. Cinque

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