Marrazzo avvertito da Berlusconi :a Milano hanno un video contro di te

 Tre giorni prima dell’arresto dei carabinieri della Compagnia Trionfale,Silvio Berlusconi ha avvissato Piero Marrazzo che alla Mondadori era stato offerto il video che lo ritraeva in compagnia di un transessuale.Il governatore del Lazio ha quindi contattao l’agenzia fotografica Photo masi per cercare di recuperare quel filmato.Questo è l’ultimo clamoroso sviluppo della vicenda dell’inchiesta sul ricatto al governatore del Lazio.Rivela come Marrazzo abbia deciso di non sporgere denuncia ,cercando di chiudere personalmente la partita.Comincia tutto la settimana scorsa quando l’agenzia Photo Masi di Milano contatta il settimanale Chi e offre il video.Alfonso Signorini,il direttore racconta che gli è stato offerto dalla titolare Carmen Masi e di averlo visionato.Quindi ha informato la presidente Marina Berlusconi e l’amministratore delegato Maurizio Costa ,con i quali concorda di rifiutare la proposta.E a questo punto che Marina Berlusconi avvisa il padre dell’esistenza del video .Il presidente del consiglio visiona le immagini poi chiama Marrazzo che ne informa gli amici ,quando poi la vicenda è resa pubblica ,anche se non specifica a tutti chi sia l’interlocutore che l’ha messo in guardia.Durante la telefonata Berlusconi lo informa che il video è nelle mani della Mondadori,gli assicura che la suaazienda non è interressata all’acquisto e fornisce i dettagli della della Photo masi in modo da cercare un accordo direttamente con loro.L’obiettivo del capo del governo è chiaro,smarcare il suo gruppo editoriale da eventuali accuse di aver gestito il filmato a fini politici ,ma anche mostrare all’opposizione la sua volontà di non sfruttare uno scandalo sessuale.Una mossa che arriva al termine di trattative con altri quotidiani a lui vicini che avevano comunque ritenuuto il filmato “non pubblicabile”,come ha sottolineato il direttore di Libero,Maurizio Belpietro che racconta di averlo visionato.Il governatore capisce che si è aperto uno spiraglio per sottrarsi al ricatto dei carabinieri.Telefona alla titolare dell’agenzia e prende appuntamento per il mercoledì successivo .L’accordo prevede che sia un suo intermediario ad andare a Milano.Carmen Masi avverte Max Scarfone ,il fotografo che haavuto il materiale dai carabinieri e ha incaricato lei di occuparsi della vendita.Gli prenota un biglietto ferroviario via internet per farlo assistere all’incontro.Gli investigatori del Ros capiscono che devono intervenire perchè la trattativa è nella fase finale,dunque il filmato rischia di essere distrutto con l’eliminazione della prova dell’estorsione.Alle 23 di martedì scorso bloccano Scarfone alla stazione e lo portano in caserma per interrogarlo.Il fotografo conferma quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche.All’alba viene perquisita la Photo Masi e sequestrata una copia del video.Alle 18 la stessa squadra entra nella redazione di Chi per prendere la seconda copia.L’appuntamento col governatore viene immediatamente annullato.Il giorno dopo Marrazzo viene convocato in di Procura,convinto di essere informato di un’inchiesta su una gara di appalti.I pubblici ministeri gli comunicano di aver scoperto il ricatto dei carabinieri,lo interrogano come parte lesa.Lui racconta l’irruzione ,spiega di aver consegnato gli assegni ,ammette anche che nella casa del transessuale c’era cocaina,ma nulla dice di quanto ha fatto per entrare in possesso del video.Di fronte ai magistrati si mostra stupito che ci sia un’indagine in corso.Appare sconvolto,impaurito per le conseguenze .A questo punto c’è una sorta di patto tra gentiluomini come si definisce negli ambienti giudiziari.Si decide che,qiuando la notizia sarà pubblica con l’arresto dei carabinieri ,lui dovrà dire che si tratta di una vicenda privata e nessuno fornirà altri dettagli.E invece di fronte al clamore ,Marrazzo reagisce in maniera diversa.Parla di un “bufala”,ipotizza che quel filmato sia un falso lasciando che all’interno dell’Arma sia stato ordito un complotto ai suoi danni.Una linea di difesa incomprensibile dato le ammissioni ai magistrati che adesso stanno vagliando anche la sua posizione visto quanto emerso riguardo l’auto di servizio,la droga nell’appartamento.Inserito da Valeria Civale