MOLTO INTERESSE PER ANTIQUARIA 2009A Villa Fondi l´antiquariato sposa l´archeologia

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MOLTO INTERESSE PER ANTIQUARIA 2009
A Villa Fondi l’antiquariato sposa l’archeologia

PIANO DI SORRENTO. Il fascino di tutto quello che è antico immerso nel verde  e nell’archeologia in una villa che si addice alla seconda edizione di “Antiquaria a Piano”. Anche quest’anno organizzata con una certa alacrità e maestria dalla Minerva Eventi e dall’Antichità dell’Ottocento di Salerno. Nella mostra che per il secondo anno consecutivo si è svolta nella lussureggiante Villa Fondi della cittadina costiera, sede anche del museo archeologico “George Vallet”, nel quale sono esposti reperti per lo più provenienti dalla penisola sorrentina. Si sono dati appuntamento con i loro pezzi pregiati espositori dalle più svariate parti d’Italia, anche qualcuno della terra delle sirene. In ben trenta hanno potuto far ammirare al pubblico convenuto i loro mobili in stile ed intarsiati, risalenti tra il 1600 ed il 1800, con qualcuno anche del secolo scorso. Come i cassettoni con intarsi Napoli risalenti all’epoca Luigi XVI, come il settimino “Thonet” di Josef  Konh del 1920 lavorato a fuoco, e tanti altri tra divani, comò, ed i tanti altri pezzi di valore. Provenienti non solo dalle più importanti famiglie italiane ma anche della costiera sorrentina. Hanno fatto la loro bella mostra anche le più svariate porcellane d’epoca risalenti alla fine del ‘700 per arrivare ai primi del ’900, provenienti sia dall’Austria che dalla Germani ed i vetri di Murano e della Francia. Molti anche i servizi d’argento ed i ricami, vere rarità che sono state ammirate ed in qualche caso, passate al setaccio dagli intenditori. Negli stand ben suddivisi e supportati da alte colonne quadrate sistemati sia nella sala congressi che in quella adiacente, ci è stato chi per la prima volta ha esposto dipinti di un particolare valore. “Sono quadri risalenti all’ ‘880 ed al primo ‘900” ci ha riferito uno degli espositori. “Per la maggior parte riguardanti la Campania  -continua- e facciamo solo qualche mostra”. Ma è anche la prima volta dell’ “Antichità Chiassone” che arriva dal capoluogo pugliese. “E’ la prima volta che siamo a questa mostra” come ci riferisce uno dei principali addetti. “Noi abbiamo in esposizione oggettistica, porcellane, argenti e vetri” e riferendosi alle porcellane “esse sono risalenti dalla fine del settecento al primo novecento”. Tra gli espositori anche chi ha organizzato la mostra-mercato, possiamo dire uno dei factotum, Giovanni Cafiero, il quale conferma che in essa “abbiamo cercato di inglobare tutte le epoche”. “Ci sono –continua- mobili dell’ottocento ma anche del seicento. Così come sia le porcellane che le maioliche”. Poi ci sottolinea che “è stato un bell’impegno da parte nostra (riferendosi anche ai suoi collaboratori) ma anche del comune”. Non solo egli, la Minerva Eventi, che ha sede in Angri e l’Antichità dell’Ottocento di Salerno hanno organizzato questa mostra. Ma ad Ercolano organizzano già da qualche anno una fiera molto visitata, si parla di circa cinquemila visite. Anche la mostra carottese ha avuto il suo benestare da migliaia di visitatori, tutti molto interessati ed acuti nell’osservare i rari pezzi che gli si ponevano davanti. I quali nonostante l’inclemenza del tempo che non ha dato quasi tregua in questi giorni e della galoppante crisi che attanaglia un po’ tutti i settori, si sono recati a Villa Fondi. Ci si “augura di rifarla anche il prossimo anno” sostiene fiducioso Giovanni Cafiero. Con questo augurio ci si dà appuntamento all’edizione numero tre, il numero perfetto, del 2010.

 

GIUSEPPE SPASIANO

 

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