The Softone al Marianiello Jazz Caffè a Piano di Sorrento – venerdì 22 maggio

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Da Napoli a Portland. Questo il lungo tragitto compiuto da These Days Are Blue dei Softone, concepito a Napoli dalla mente del songwriter polistrumentista Giovanni Vicinanza e registrato a Portland dal produttore Adam Selzer. E se un lavoro italiano riesce a fare così tanta strada un motivo ci sara’… Dopo molti anni ed esperienze, Giovanni sceglie la via intimista ed acustica come principale mezzo espressivo. Scrive e registra molti brani nel suo studio privato, “The Room” ora noto invece come “Lava Lab” assecondando da un lato le suggestioni inglesi alla Dakota Suite, dall’altro lato la tradizione folk americana. Siamo nel 2004 ed una sua cover di “Easy Lover” degli Spain viene inserita nella compilation “Keepsake vol 2”, a cura della statunitense “Keeprecords”, e nel 2006 e’ ancora un altro suo brano a chiudere la doppia compilation “Song from Another Place”, della Awful_Bliss. Ed e’ proprio per Awful_Bliss Records, infatti, esce il suo debutto discografico: il singolo “All My Days”. Poco dopo vincerà il concorso per band emergenti “Today I’m rock”. Spesso paragonato dalla stampa a Barzin, M. Ward, Elliot Smith, Dakota Suite e Spain, The Softone ha pubblicato a fine maggio 2008 il proprio album d’esordio intitolato “These days are blue”, mixato da Adam Selzer (Norfolk & Western) al Type Foundry di Portland, al quale partecipano anche l’eroe underground a stelle e strisce Faris Nourallah e gli italiani Songs for Ulan.

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