AGEROLA – Via Crucis foto

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La Passione di Gesù Cristo ad Agerola è una manifestazione che ha molta risonanza ed offre sempre un elevato richiamo di fedeli.

Con la Via Crucis, vengono rappresentati da figuranti i vari momenti della passione del Cristo. Questi sfilano in un lungo corteo, in uniformi da soldati, giudici e dignitari dell’epoca romana, riproponendo tutti i protagonisti della Passione.

Predomina su tutti la figura del Cristo, il quale cammina scalzo, col capo abbassato, ma sente in sé l’orgoglio di rappresentare qualcuno, anche se, alla fine della giornata,  nonostante la fatica, sarà difficile per la folla ricordare il suo vero nome, ma per tutti è il Cristo che soffre.

Altra figura di rilievo è il narratore del vangelo, Don Domenico Scala che ormai da molti anni rappresenta una figura centrale della processione.

La Passione viene celebrata in sette scene, attuate in sette luoghi diversi, a partire dalla chiesa della S.S. Annunziata, della frazione di San Lazzaro, che l’organizza, e a cui partecipano tutti gli abitanti Agerolesi.

La processione dura circa cinque ore, inizia alle 14:30, per terminare verso le 21:30 su di una lunghezza che supera i dieci chilometri, è seguita da molte persone per tutto il percorso, ed in ogni stazione attende il giungere del corteo un pubblico altrettanto numeroso.

Il testo della rappresentazione è metà narrato e metà recitato, il racconto è colorito nelle sue immagini, ed il dialogo è semplice e lineare.

La suggestione di quest’evento, con l’interpretazione degli attori, l’accuratezza dei costumi e l’ambientamento delle scene, costituiscono una felice occasione di incontro tra la vecchia e la nuova generazione.

Questa tradizione viene portata avanti dall’inizio del secolo,  le uniche modifiche sono state apportate a questa processione nel 1960, allorché la produzione risultò eccessivamente lunga. Perciò vennero apportati alcuni tagli, ed i costumi furono modificati per renderli più realistici. Anche le movenze ed i canti che accompagnano la rappresentazione sono stati modificati negli anni, ma conservano sostanzialmente la loro originalità.

La rappresentazione prende il via  dalla Piazza intitolata al Famoso Generale Paolo Avitabile  e si conclude sul palco naturale costruito nella colonia montana, con la scenografia rappresentata dal paesaggio, che qui offre uno tra i più affascinanti scorci della Costiera Amalfitana.

Il secondo episodio ha luogo a Ponte, dove, nel piazzale antistante la chiesa, si svolge la scena in cui Barabba viene liberato al posto di Gesù.

Su di un piccolo ponte, spostandosi verso Bomerano, si incontra la processione del Cristo Morto di Bomerano, dove il drammatico incontro diventa una visione premonitrice del destino cui stanno andando incontro Madre e Figlio.

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