Il fuoco iniziatico inaugura la programmazione al San Michele

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La ceramica Raku al Convento San Michele

apre nuove danze del cartellone “Quello che passa al Convento…”

 

Lo scorso venerdì, negli spazi “conviviali” del “Convento San Michele”, si è consumato un evento straordinario; evento legato ad una materia, l’argilla, che fa della filosofia orientale il centro nucleare del proprio discorso e della propria impostazione tecnica. Si tratta di una performance Raku – organizzata da tre animatori d’eccezione quali Livio Ceccarelli, Eduardo Giannattasio e Augusto Pandolfi – legata alla Cerimonia del Tè (cha-no-yu). La ceramica Raku, difatti, nasce per mano di Chojiro, ceramista giapponese vissuto nell’epoca Momoyama (XVI sec.) invitato dal maestro Sen Rickyu a produrre le ciotole con una nuova tecnica, quella Raku appunto. Ora, se con la diffusione del metodo Raku nel mondo occidentale il vincolo con la cerimonia del tè si è perso e la tecnica ha subito profonde trasformazioni, l’incantesimo offerto dai tre artisti invitati a rileggere e attraversare tale metodologia, ha reificato trasversalmente il rito formulando una “cerimonia raku” tramite una festa collettiva in cui lo spettatore e l’attore sono stati, insieme, protagonisti e spettatori d’un metodo legato al fuoco e ai suoi caldi misteri.

Primo – incisivo e solido – appuntamento dedicato alle dinamiche della ceramica raku con le forme e le figure di Livio Ceccarelli, Eduardo Giannattasio e Augusto Pandolfi, “Quello che passa al Convento 2…” dispiega un nuovo programma d’azione che vede nella trasversalità multidisciplinare e nell’impatto immediato le linee generali di un discorso di ampia natura e ad ampio raggio. Gustosamente ampio per l’appunto, carico di piaceri e di azioni performative, il ricchissimo cartellone d’incontri, dibattiti, proiezioni, mostre, concerti, promossi dal Convivio delle Arti dei Rozzi e degli Accordati, presieduto da Vito Puglia (e con il prezioso contributo del Comune e dell’Ente Provinciale del Turismo di Salerno, del Pastificio Amato, della Centrale del Latte e di Salerno Energia e la collaborazione della web radio Unis@und, che offre il cenobio medievale del Convento di San Michele, aperto alla cittadinanza dalla lungimiranza di Marco De Simone, amministratore della società di gestione “Il castello”) – un programma accompagnato, tra l’altro, da una sezione musicale proposta splendidamente (e armonicamente) dal maestro Antonello Mercurio nonché da altre sezioni legate alle arti visive con artisti quali Pierpaolo Costabile e Rovì (per citare soltanto alcuni degli attorio del programma), apre le danze con una prima frustata di appuntamenti.

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