dal mondo ortodosso…parlaimo d´icone

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    Dal mondo
    ortodosso…parliamo dell’icona

    Etimologicamente
    la parola icona che traduce il greco “eikon”, indicherebbe solo una qualunque
    immagine  o ritratto , ma tecnicamente
    questo termine  si adopera anche per
    designare l’immagine religiosa di tipo orientale , dipinta su una tavoletta di
    legno o lastra di metallo , rappresentante il Cristo, la Madonna , uno o più
    santi e  spesso incrostata d’oro,
    d’argento e di pietre preziose. Certamente l’icona è principalmente un’arte
    religiosa, ma il suo significato va molto al di là di questo : si deve parlare
    dell’icona come di un’arte teologica intimamente legata al Vangelo e alla
    liturgia . Infatti  c’è una espressione
    cara ai teologi greci con cui si indica l’icona: “deuterotypos del prototypos”,
    cioè riflesso della realtà di Dio. Da quanto detto, si deduce che  l’icona 
    allora è un’opera d’arte che supera l’arte, è  il suo messaggio è sopratutto di ordine
    teologico. Infatti nell’icona ciò che appare diverso è il concetto di immagine
    . Per noi occidentali , figli dell’aristotelismo ,  l’immagine è segno di ciò che è sensibile, e
    il simbolo di ciò che lo trascende, 
    mentre per gli orientali  più
    platonici, l’immagine , comincia come partecipazione al divino, per scendere
    nell’icona  alla materializzazione.
    Perciò così scrive E. Sendler: “ Nell’arte bizantina l’immagine è una
    rappresentazione di idee e non della natura; il soggetto è rappresentato come
    una superficie sferica di lieve profondità ; gli altri elementi della pittura ,
    come il movimento , il colore e la luce,hanno la loro parte nella costituzione
    dello spazio… Per indicare le origini della prospettiva bizantina, bisogna
    partire dall’irradiamento della luce divina attraverso le creature. Nell’icona
    le verità della fede irradiano verso coloro che la contemplano. Così
    il movimento che nel quadro naturalistico conduce verso il punto di fuga, si
    trova invertito, per andare verso colui che guarda: vuol dire che sono
    invertite le strutture e le leggi della rappresentazione.”.

    Per
    questo  il mondo dei colori rappresentato
    nelle icone , dove abbondano  il bianco,
    il rosso,  il blu, il porpora il ,verde,
    il nero, l’oro,non sono semplicemente un mezzo di decorazione, ma fanno parte
    di un linguaggio specifico che trascende il reale significato e diventa
    simbolico. Importantissima in questo processo è allora la funzione della
    luce,che nell’icona non ha niente a che vedere con la luce naturale, ma ne
    vuole esprimere la dimensione spirituale di illuminazione che ne deriva a chi
    la contempla e che riesce a coglierne il 
    mistero.

    Cito un pensiero dello scrittore
    russo  S. Bulgakov:”Secondo la credenza
    ortodossa, l’icona è il luogo d’una presenza della grazia, come una epifania, una
    manifestazione del Cristo o della madre di Dio o dei Santi: in generale, della
    persona di cui si presenta l’immagine ; e questo allo scopo di pregare… un
    aiuto può essere trasmesso dall’icona, come se venisse da coloro che vi sono
    rappresentati.”

    Perciò  solo ridando all’icona un reale valore
    teologico , essa potrà parlare agli uomini di oggi, come ha parlato a quelli
    del passato e diventare una proclamazione vivente di Dio.

    E  termino servendomi delle parole bellissime del
    monaco benedettino  Daniel Ange che così ci
    “dipinge” davanti ad un’ icona :

     

    “ Il miscredente si interroga,

    L’intellettuale tace,

    Il teologo si sente piccolissimo,

    L’artista ne fa la sua gloria,

    Il contemplativo vi mette le radici,

    L’inquieto vi attinge la pace.

    Chi si credeva forte è disarmato,

    Il ferito di trova un balsamo,

    Il cuore affranto vi assapora la fiducia,

    L’assetato vi si disseta,

    Il povero tende l’orecchio e capisce,

    Il bimbo apre le braccia e sorride”

     

    Parole che proprio
    come pennellate,sembrano irradiare la luce su questa nostra quaresima….

     

    Trudy
    Borriello

    e-mail
    :trudy.vitolo@fastwebnet.it

     

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