´Sporchi da morire´ di Stefano Montanari

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    L’uomo saggio non si stupisce mai. Evidentemente io saggio non sono perché continuo a stupirmi. Dopo settecento e passa conferenze in giro per l’Italia, libri, articoli, un blog, una rubrica fissa alla radio (Radio Circuito 29 è locale ma si sente su Internet anche al Polo Sud) più altre partecipazioni mediatiche assortite e quant’altro potesse diffondere il verbo, trovo persone che mi scrivono: devi darti da fare per far conoscere ciò che dici. È lì che mi sento mancare. Non è quando incontro certi tromboni accademici che eruttano vulcanicamente aria fritta (è appena successo per l’ennesima volta), né è quando incrocio “politici” come Gasparri o Di Pietro o loro modellini in scala, né è quando leggo certe enormità sui giornali o quando mi capita di accendere la TV per poi spegnerla dopo cinque minuti per tracimazione. E non è nemmeno quando leggo (invero raramente) le esternazioni di qualche psicopatico bloggista. È quando mi accorgo che dei 42 chilometri della maratona forse poco saggiamente intrapresa ne ho percorso sì e no uno e sono già mezzo morto di fatica che vedo chiaramente i miei limiti. Devi darti da fare per far conoscere ciò che dici.Ragazzi, che cosa posso fare di più? Beh, qualcosa di più sto facendo. Dopo il successo “clamoroso” del film “Checosamanca” presentato nel 2006 addirittura al Festival di Roma, ora mi sono impegnato ancora di più. Con Marco Carlucci, che è un signor regista, e con David Gramiccioli che è un signor giornalista sto girando da mesi un altro film. “Sporchi da morire” è il titolo, dove sporchi sono ormai quasi tutti gli angoli di questa “patria” (scusate le virgolette), e dove sporchi sono coloro che hanno sporcato tutti noi, che stanno sporcando i nostri figli nati e ancor di più quelli ancora da mettere al mondo. La locuzione “da morire”, poi, a questo punto non credo necessiti di spiegazione. Marco e David hanno pensato un film in cui si viaggia attraverso un palcoscenico fin troppo reale di mostruosità, e sono mostruosità ancor più mostruose perché ci sono entrate nella pelle, nel nucleo delle cellule come le mie nanoparticelle, e sono ormai parte della nostra deforme normalità. Con un intruglio di TV e giornali ci hanno trasformati più o meno come i bambini cui hanno sparato addosso nel Napoletano e che hanno dichiarato che non c’è niente di strano ad essere bersaglio di una sparatoria. Sì, siamo tutti oggetto di un esperimento molto promettente di modificazione genetica il cui fine, peraltro evidentissimo, è costruire una varietà di Homo sapiens che sia esclusivamente carne da tasse e da voto, almeno fino a che il voto sarà considerato un esercizio tollerabile dai nostri manipolatori. Poi, quando ci avranno raccontato che, non votando, si risparmiano quattrini, quella modifica genetica particolare diventerà inutile e noi applaudiremo entusiasti. Così, fino a che lo potremo dire senza che qualcuno promulghi una legge dove la verità diventa segreto di stato, ci stiamo dando da fare per girare questo “Sporchi da morire”. Dovremo fare in fretta. Abbiamo cercato qualcuno che ci dia una mano, un produttore senza il dollaro nella pupilla. Abbiamo cercato tra i VIP che si mettono l’ambiente nell’occhiello come un fiore che produca ferormoni. Ad oggi, niente. C’è qualcuno in casa? Ma noi continuiamo imperterriti. Quel film uscirà e sarà bellissimo. Date un’occhiata (www.sporchidamorire.com) Stefano Montanari

    inserito da G.M.

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