Minori, ApeRT08 – Mostra fotografica

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Michele Calocero

Imprevisti

 

2-30 agosto 2008

inaugurazione sabato 2 agosto ore 19,30

 

 

 

 

La mostra per la sezione fotografia di ApeRT08 è dedica ad una serie di scatti che Michele Calocero ha raccolto con il titolo di imprevisti. L’esposizione che sarà inaugurata sabato 2 agosto alle ore 19,30, propone venti opere, anche di grandi dimensioni, che l’artista salernitano ha realizzato in questo ultimo anno. Si tratta di immagini che “traducono – scrive Massimo Bignardi – la vivacità di una fertile immaginazione, alimentata negli anni dalla continua pratica dello still life: non si tratta di un’aritmia del suo abituale lavoro, bensì della necessità di sentirsi libero nel confronto con la realtà, di non restare impigliato nelle esigenze della comunicazione, quindi di lasciar fluire inaspettate inquadrature affiorate dall’inconscio, da una condizione – non è un azzardo – di distanza dalla realtà, dalla sua superficie. In passato Calocero ci aveva abituati ad una impropria manipolazione fotografica del reale: lo aveva fatto con la straordinaria serie dedicata alle edicole votive, alle piastre, ai pannelli ceramici che narrano la devozione popolare, facendo leva sulla simulazione oggettuale di essi, varcando la soglia del trompe l’oeil con l’utilizzo di  stampe su materiali plastici, su supporti che trasferivano la sensazione tattile della materia e del tempo inciso su di essa. Più tardi sarà con gli scatti di oggetti scorti nella nudità di spazi abitati da luci lontane,  che lo portano a sondare strade d’impronta surreale, a ripensare le atmosfere di Tanguy ma, anche, a quelle proprie della pittura metafisica, ove  l’ombra avvolge la forma in un’atmosfera magica ed enigmatica. Registro che Calocero accentuava ora servendosi di una sfumatura di grigio, appena accennata, fatta scivolare, radente, dall’oggetto sulla porosità del piano, ora con tagli netti e sagomati, incuneati come geometrie nella composizione. Imprevisti, ciclo di opere presenti in mostra, propone registri compositivi insoliti per Calocero sia per il formato e per la tecnica di riproduzione che, con il ricorso a grandi superfici di tela, fanno pensare a veri e propri esercizi di pittura, sia per i richiami simbolici assunti dalle immagini, in parte frammenti minimi tratti dalla scena urbana, da brani di architettura, da decori plastici. Sono dettagli assunti avvicinando lo zoom, operando, in pratica, un spostamento immaginativo che allontana la nostra mente dall’apparenza ottica e fenomenica delle cose : esempi sono l’angolo disegnato da due pareti gialle, quasi oro, con l’ombra alta che incunea sulla linea mediana la forma di un triangolo scuro, oppure l’enigmatico confronto tra la meridiana disegnata dall’ombra nell’intradosso della monofora e l’orologio al suo fianco, chiaro omaggio al De Chirico dei primi anni Dieci.[…] ”.

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