Trasformare rifiuti in energia termica ed elettrica.

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    Questo è uno stralcio di un articolo presente su www.equologia.it (pubblicato anche sul sito dei verdi della Toscana) venerdì 29 settembre 2006 Rifiuti. Enea: possibile smaltimento in modo pulito
    Smaltire i rifiuti urbani in modo pulito, con un impatto ambientale minimo, producendo eco-energia. Dopo gli esperimenti in Germania e Islanda anche in Italia si sta facendo strada la tecnica del futuro, che dovrebbe sostituire quella degli inceneritori: la pirolisi. A proporre la nuova tecnologia e’ l’Enea, che sta vagliando le varie ipotesi possibili allo scopo di rendere una questione ambientale ed economica in una risorsa, per trasformare la maggior parte dei rifiuti in energia termica ed elettrica. E’ questo l’obiettivo dell’Enea: ottenere la massima resa dal punto di vista energetico con il minor impatto ambientale. ”Penso proprio che possiamo cominciare a pensare che in un futuro molto prossimo i termo-valorizzatori saranno messi al bando perche’ troppo inquinanti – spiega Angelo Moreno, ricercatore dell’Enea della Casaccia – Una nuova tecnologia, chiamata pirolisi, gia’ in funzione in Germania e in Islanda, sembra avere un futuro molto promettente”. Secondo Moreno ”con particolari accorgimenti tecnici come l’utilizzo di un particolare tipo di forno (kiln), l’assenza totale di ossigeno, la dissociazione molecolare a 400 C (contro i 1300 C degli inceneritori), la pirolisi puo’ raggiungere punti di eccellenza, quali la totale assenza di diossine e furani, oltre ai fumi con le polveri”. Inoltre, con la nuova tecnologia c’e’ la possibilita’ di trattare la frazione umida insieme con la frazione secca del rifiuto, con performance che possono toccare punte del 90% di produzione di gas e 10% di residuo inerte in discarica, contro circa il 50% dei termo-valorizzatori. ”In questo modo – precisa Moreno – si consente la minimizzazione dell’impatto ambientale, vale a dire, un minor numero e minore uso delle discariche, che e’ tra i primi obiettivi ambientali.

                      inserito da giovanna mangiaracina

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