SALERNO – INIZIA DOMANI LA MANIFESTAZIONE ´´ARTI DI MAGGIO´´

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ORGANIZZATA DALL’SSOCIAZIONE UNIVERSITARIA SEVENTH DEGREE

 

MOSTRE E CONCERTI NEL CENTRO STORICO DI SALERNO

 

 

SALERNO – Si inaugura domani, sabato 17 maggio,  la manifestazione “Arti di Maggio”, organizzata dall’associazione Seventh Degree dell’Università degli Studi di Salerno, nell’ambito degli Incontri d’Ateneo duemilaotto, in occasione di Salerno Porte Aperte 2008.

 

L’evento si articola in due percorsi:

Intervalli d’autore, dal 17 al 27 maggio, con tre mostre di arte contemporanea, in cui tre artisti Pierpaolo Lista, Danilo Maestosi e Antonio Masini, curati da tre critici Alan Jones, Erminia Pellecchia e Alessandro Demma, dialogano con i luoghi della vita salernitana.

Esporranno:

Danilo Maestosi  La musica sotto la pelle – a Palazzo Genovese, ore 19

Antonio MasiniL’origine vitale della scultura – nella Chiesa di San Salvatore de Fondaco, ore 20 Pierpaolo ListaIsola del tesoro – al Complesso Monumentale di Santa Sofia, ore 21

 

 

Musica al centro, invece, riguarderà una serie di brevi performance musicali e di concerti che si terranno il 17, 18 e 24 maggio sempre a Salerno.

Domani sarà la volta dell’ Arechi String Quartet (Palazzo Genovese ore 19),

Antonietta Di Sessa con la sua arpa celtica (Chiesa di San Salvatore de Fundaco ore 20)

Errantes Projecto flamenco (Complesso Monumentale di Santa Sofia 17 maggio, ore 21)

 

 

“Tre mostre-tre artisti e tre critici-curatori – per tre luoghi urbani, per un eventuale, fantasmagorico, tracciato triangolare – spiega il curatore della mostra, il critico Antonello Tolve – che porta il fruitore a non fermarsi, ma a percorrere un tragitto che va dal Complesso monumentale di Santa Sofia al Palazzo Genovese di Piazza Sedile del Campo e chiudere, o forse lasciare il cammino aperto a curiosità, con la Chiesa di San Salvatore in via Mercanti. Con Lista, Maestosi e Masini  ci troviamo di fronte a tre artisti assolutamente eterogenei. Diversi per attitudine, per poetica, per stampo formale. Accomunati da uno stesso discorso. Ognuno di questi artisti, presentati rispettivamente da Alan Jones, Erminia Pellecchia e Alessandro Demma, interlaccia un rapporto con lo spazio e con il tempo (in quanto pausa, intervallo sonoro, appunto) per proporre opere  che, partendo dal silenzio, restituiscono il pubblico alla purezza dell’ascolto, in quanto purezza della visione lucida e responsabile di fronte all’opera e di fronte alla realtà”.

 

 “Se Intervalli d’autore rappresenta uno sconfinamento dell’arte che progetta, con creatività, un tragitto nella cultura toponomastica salernitana, Musica al centro, invece, – sottolinea Antonello Mercurio, direttore artistico della manifestazione, da un lato, intende richiamare l’attenzione che la nostra associazione ha nei confronti della musica in tutte le sue rivelazioni ed espressioni; dall’altro, identifica il centro storico della città quale nucleo propulsivo e vitale, centro d’irradiazione culturale, patrimonio storico e d’arte riconosciuto ed apprezzato dall’intera comunità. Con i suoi palazzi, le chiese, i vicoli, i cortili, gli androni, le piazzette, i larghi e i laghetti, il centro storico – diventa naturalmente – il nostro palcoscenico”.

 

 

 

 

“Abbiamo così dimostrato, ancora una volta – conclude il presidente dell’associazione, Liberato Marzullo – che è possibile una sinestesia tra pittura e musica, colore e timbro. Abbiamo voluto esprimere, simbolicamente e tangibilmente, tale vicinanza di interesse per la pittura e per le altre forme d’arte che contribuiscono, nel loro specifico, alla conoscenza della dimensione più intima e profonda della spiritualità individuale”.

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