Trofeo Invernale di Marcia. Si Allunga la lista degli eventi fantasma

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    La marcia è da sempre uno degli sport simbolo delle Olimpiadi, uno di quelli che durante la manifestazione a cinque cerchi, strappa telespettatori anche ad una finale di calcio…uno di quelli per cui la medaglia, specie se quella d’oro, pesa un po’ più delle altre. Il suo fascino è antico e in Italia è continuamente rinverdito dai tanti campioni che il nostro Paese ha offerto a questa disciplina. Lo scorso 27 gennaio proprio Maiori è stato scenario del Trofeo Invernale, gara preolimpica di marcia per tutte le categorie.

    La tappa maiorese, promossa dal Comitato Regionale della Fidal Campania e dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo e del Comune di Maiori, ha rappresentato il primissimo appuntamento di questa fondamentale stagione agonistica che avrà il suo culmine nell’Olimpiade di Pechino. Alla prima, quindi, non potevano mancare i grandi nomi di questo sport, dal bronzo degli ultimi mondiali di Osaka Alex Schwazer al campione Ivano Brugnetti, oro olimpico di Atene 2004.

    Con queste premesse la competizione si prospettava già interessante alla vigilia ed in effetti ha mantenuto le promesse visti i buoni riscontri cronometrici di alcuni atleti. La gara è stata vinta, come era prevedibile dal giovanissimo talento di Schwazer che è riuscito a percorrere i 35 km di gara con una media di 22’ e 15’’ ogni 5 km. La grande speranza azzurra dimostra quindi di essere già in buona forma per i 50 km di Pechino. L’oro olimpico Ivano Brugnetti ha preferito abbandonare la gara dopo 20km e aver fatto registrare comunque dei discreti passaggi.

    Nella gara femminile prevista sulla distanza di 20km buona la prestazione di Orsini (con un discreto test in 1h 33’59”) che potrà essere protagonista in Coppa del Mondo e Valentina Trapletti. Il percorso di gara prevedeva un circuito di 1.666m distribuito su tutto il lungomare da Via Amendola a Via G.Capone. Scenario da favola quindi per i circa cinquanta atleti, sostenuti però da un pubblico inadeguatamente presente per tale appuntamento e non certo per l’orario mattutino…

    Infatti, nonostante i complimenti avuti dall’organizzazione sia per l’ospitalità che per la preparazione del percorso (per il quale si segnala l’ottimo lavoro della Protezione Civile, sebbene avvisata pochi giorni prima), c’è da segnalare una grave mancanza, ormai diventata abitudine, nella pubblicità dell’evento.

    Nessuno, a parte gli organizzatori, sapeva di tale appuntamento e strano sarebbe stato il contrario visto che non c’è stata alcuna propaganda.

    L’unica forma di comunicazione è stata fatta un paio di giorni prima della gara, quando sono stati affissi pochi manifesti tanto scarni nel contenuto da far sembrare ai più una manifestazione amatoriale e sono state distribuite in forma “rigorosamente segreta” delle brochure limited edition che spiegavano l’importanza dell’evento e il regolamento di gara. Non di rado tra il pubblico, limitato a quello della passeggiata domenicale, si è sentita la domanda: “Ma di cosa si tratta?”.

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