Michelin, in Campania spuntano nuove stelle

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Michelin, in Campania spuntano nuove stelle

Una valanga di riconoscimenti per la ristorazione campana. Li ha concessi la nuova Guida Rossa della Michelin
NAPOLI — La Guida rossa della Michelin 2008, presentata ieri a Bergano, sancisce un vero e proprio balzo in avanti della Campania nel panorama del gusto nazionale, sintetizzato nelle cifre: quattro nuovi ristoranti hanno conquistato infatti la prima stella (che premia i locali con la migliore cucina nel proprio genere). Tutti i veterani hanno mantenuto le posizioni: nove hanno riconfermato la stella, tre il doppio astro. E ancora: due locali hanno ottenuto la promessa della prima stella, uno della seconda. E, per concludere, un altro ristorante ha strappato il bib gourmand per l’eccellente rapporto qualità-prezzo; i quattro, che già l’avevano, l’hanno confermato. Un successo senza precedenti della ristorazione regionale, con la Penisola sorrentina sempre più epicentro dell’eccellenza. Alle consolidate stelle del don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi (2), della Taverna del Capitano della Marina del Cantone (2), dei Quattro passi
di Massa Lubrense, del Buco di Sorrento, della Torre del Saracino,
di Marina di Equa, si aggiunge quella vicana dell’Antica Osteria Nonna Rosa, che lo chef e patron Giuseppe Guida ha inseguito e conquistato con determinazione e caparbietà.
Restando in provincia di Napoli, la Michelin ha premiato la tensione verso la qualità dell’intera e affiatata famiglia Sposito che a Brusciano ha lavorato sodo per rendere la Taverna Estia,
una vera e propria oasi di buon gusto e di raffinatezza. Fulminante, contrariamente alla proverbiale cautela degli ispettori della Guida rossa, l’ingresso nell’empireo Michelin di un altro ristorante ischitano che si affianca al Melograno
di Forio: si tratta del Mosaico
dell’Hotel Terme Manzi di Casamicciola, dove lo chef Nino Di Costanzo ha avuto l’occasione di dare libero sfogo alla propria straripante creatività.
Da sottolineare anche la stella arrivata dopo anni di attesa a premiare il talento discreto di Renato Martino, chef e patron del Vairo del Volturno di Vairano Patenora, ultimo avamposto territoriale (al confine col Molise) della Campania del gusto. Conferme prestigiose stellari per quattro locali della Costiera amalfitana: il Rossellinis di Ravello (2), la Caravella
di Amalfi, il Faro di Capo d’Orso di Maiori, il San Pietro di Positano. Consolida la stella l’Oasis di Vallesaccarda. Su Capri brilla ancora l’astro dell’Olivo di Anacapri. Sulla città di Napoli il cielo è ancora desolatamente oscuro.
Gimmo Cuomo
Corriere del Mezzogiorno

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