Positano Pietro Rainone al Mediterraneo

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Dal due maggio ritorna la Posteggia e la musica del chitarrista originario di Carbonara di Nola e residente a Meta di Sorrento al ristorante Mediterraneo a Fornillo.

L’esperienza più che ventennale accumulata orbitando nell’ambiente musicale napoletano e la profonda conoscenza del linguaggio, delle caratteristiche e della poetica della canzone classica napoletana a livello stilistico e formale, nonché la meticolosa e continua ricerca unita al certosino ed incessante lavoro di perfezionamento e sistemazione del proprio repertorio fanno di lui un artista veramente completo che è davvero capace nell’arco di una serata, di uno spettacolo o di un concerto, di prendervi per mano e portarvi a farvi rivivere le emozioni,  gli umori, la poesia e tutto l’universo di sensazioni profonde, viscerali ed emotivamente devastanti che solo una grande reinterpretazione della grande tradizione della canzone napoletana può offrire.

 

Della musica dice:

«Sono fermamente convinto che la musica sia l’espressione dell’anima di un popolo, della gente di Napoli, del suo modo di sentire l’amore, la morte, la gioia, la ribellione e la magia, perciò sono anni ormai che propongo uno spettacolo che è un viaggio nella storia, nella cultura e nella musica popolare e colta della realtà napoletana attraverso il canto, i suoni, l’uso di strumenti tradizionali, anche la recitazione e la danza.

Il mio progetto si basa sulla convinzione che questa musica sia un genere assolutamente vivo e non un reperto archeologico e che quindi la sua pulsazione coincida con la pulsazione della vita quotidiana, con il sentire di tutti i giorni.  E’ stato difficilissimo scegliere dei brani dallo sconfinato repertorio della canzone partenopea che possano sintetizzare tutto il percorso della canzone napoletana dalle origini ai giorni nostri, in un cammino che abbraccia la bellezza di almeno otto secoli e, ben lungi dal credere di esserci riuscito appieno, ritengo  di aver comunque inserito nel repertorio delle mie serate alcuni dei brani più significativi se non i più belli; giusto un assaggio, per dare la percezione di un universo che è veramente immenso, sconfinato, indecifrabile e meraviglioso».

 

Le sue canzoni:

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