Ho avuto la fortuna di arrivare a Positano come turista una trentina di anni fa. Grazie all’ospitalità che ho trovato, grazie agli amici che mi hanno aperto il cuore, ho deciso che dovevo assolutamente viverci. Sono nato ad Albanella, alle porte di Paestum e ne sono fiero, ma sento di essere positanese di adozione.
Molti luoghi nella costa amalfitana sono sinonimo di turismo di qualità, ma il nostro paese ha caratteristiche particolari, che lo rendono meta di un turismo internazionale e di élite e che trova nelle nostre vie qualcosa di speciale, che pochi altri possono vantare.
Prima di tutto il paesaggio, unico al mondo.
L’atmosfera è quella di una volta: Positano è rimasta un paesino vecchia maniera, dove la gente è accogliente e gentile, dove i visitatori si sentono a proprio agio, come in una famiglia allargata.
Le vie sono piene di botteghe e di piccoli negozi di qualità. Non ci sono tante grandi firme, ma quell’artigianato locale che la gente ama, perché genuino.
Per questo i turisti non scelgono Positano per mostrarsi, vedere e farsi vedere, intrattenere relazioni mondane o fare acquisti nelle boutiques alla moda: si va a Positano soprattutto per riposarsi, per meditare, per mangiare bene e per inebriarsi del paesaggio. E se dopo due o tre giorni di tranquillità, sole, mare e dolce farniente, si risvegliano gli interessi culturali, le vicinanze sono un vero e proprio museo a cielo aperto: Capri, Pompei, Ravello, Paestum, Amalfi.
Nessuna meraviglia se tutti coloro che hanno visto Positano mi chiedono, quando li incontro, se è rimasta quella di una volta o è diventata come Cortina, o Portofino, una sorta di Fifth Avenue del turismo. Io dico sempre che per fortuna non è così, perché tutti i positanesi ne sono orgogliosi, gelosi anche, e fanno di tutto per custodirla nel migliore dei modi. Per questo tutti accorrono in massa quando si tratta di organizzare un evento culturale o commerciale in nome di Positano.
Per questo ho aperto il Club Amici di Positano, per tutti coloro che hanno visitato il paese, che lo amano e che ci vivrebbero volentieri; per tutti coloro che ci hanno vissuto e muoiono di nostalgia. Il Club è a disposizione anche di chi a Positano ci vive, anzi, tutti gli operatori commerciali e culturali del paese sono invitati a collaborare con noi. Il Club deve essere un centro di aggregazione virtuale, un punto di contatto, una maniera per riconoscersi fan di Positano e per collaborare.
Non solo, molti stranieri mi chiedono anche di Montepertuso e Nocella, frazioni splendide, un vero e proprio paradiso paesaggistico, al centro di itinerari naturalistici che il mondo ci invidia. Per questo il Club è aperto anche agli abitanti delle frazioni circostanti, che sono nel cuore di tanti e meriterebbero di diventare un luogo di attrazione turistica allo stesso livello del centro di Positano. Certo al sindaco e alla giunta comunale spetta una buona parte del lavoro, che già compiono con grande scrupolo ma non possono tutto. Per questo dovremmo unirci per fare la nostra parte e per dare vita anche a progetti di ampio respiro.
L’importante è che tutti noi positanesi teniamo sempre presente quanto sia preziosa quell’atmosfera accogliente, vera e genuina, che rende il nostro paese speciale e diverso da tutti gli altri.