Un intervento della polizia, del meccanico e dell’elettrauto, aveva velocemente sancito che l’auto era perfettamente funzionante. Solo a quel punto, uno dei poliziotti si è accorto che al mazzo di chiavi della macchina mancava il chip dell’antifurto che immobilizza il mezzo, impedendo alla corrente di arrivare al propulsore.
L’agente ha pensato che a inghiottire il chip fosse stato George. Tra la sorpresa degli astanti, ha suggerito di far sedere il cagnolino sul sedile del conducente, chiedendo alla sua padroncina di accendere simultaneamente la macchina. Con grande meraviglia di tutti, l’auto è partita senza problemi. Era la conferma che il chip dell’antifurto si trovava nella pancia di George. Alla malcapitata Juliette non rimane che portarsi il cane appresso ogni volta che deve usare l’auto, o aspettare che il suo amico a quattro zampe faccia la popò, per poi frugarci dentro. f.t