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A Teatro per il Restauro di Santa maria la Vecchia a Seiano

26/11 » 26/10/18

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Attenzione l'evento è già trascorso

Spettacolo Teatrale promosso dal Lions Club Penisola Sorrentina ed altre Associazioni di Volontariato.
Il Lions Club Penisola Sorrentina, presieduto dalla Dott.ssa Franca Rossi, destinerà la propria quota parte dei fondi raccolti per contribuire al restauro strutturale del campanile dell’antico Santuario di S.Maria Vecchia in Seiano (Vico Equense) Lunedì 26 novembre 2018 dalle ore 20:30  Teatro Diana Napoli  VIA LUCA GIORDANO, 64, 80127 Napoli.

Santuario nel quale si venera dal 1787 la Madonna delle Grazie a seiano di Vico Equense . Detta anche Santa Maria Vecchia, la chiesa è un gioiello di architettura e arte, è composta da una navata centrale e una piccola laterale dove sono in esposizione gli ex -voto prevalentemente dovuti a miracoli avvenuti in mare.

Santa Maria la Vecchia è anche nei LUOGHI DEL CUORE DEL FAI,  al quale si può dare il proprio voto a questo sito https://www.fondoambiente.it/luoghi/chiesa-smaria-vecchia?ldc

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Chiesa Santa Maria la Nova - Seiano - <a class="jig-lightboxLink" href="http://www.vicoequensestoria.it/fotografie/chiesa-santa-maria-la-nova-seiano/" >Read more</a>

La chiesa di Santa Maria la Vecchia a Seiano

DA SEIANO: UN GIOIOSO SEGNALE DI ETERNA GIOVINEZZA.

L’ANTICO CASALE VIVE UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO SOCIALE, TURISTICO,ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE D’ECCELLENZA

Uno scrigno che custodisce preziose memorie: La Chiesa di Santa Maria la Vecchia a Seiano , conosciuta in tutta la penisola sorrentina è intitolata a “Maria SS. Incoronata”, fu costruita tra la fine del 1200 e i primi anni del 1300, quando soppressa la cattedrale di “Aequa” e ricostruita la stessa sul promontorio di Vico Equense, gli abitanti di Seiano furono privati di quella che era stata per centinaia d’anni anche la loro cattedrale.

Fu per questo che i Seianesi decisero di porre mano alla costruzione, sui resti di una piccola cappella preesistente dedicata a San. Marco, di una chiesa dedicata alla Vergine Maria. All’interno del piccolo tempio su di un muro, un artista ignoto realizzò un affresco raffigurante la “Madonna con il Bambino”. Passarono pochi anni, quando in seguito ad un rovinoso terremoto la chiesa crollò; miracolosamente il solo muto che rimase in piedi fu quello recante l’affresco.

La tradizione popolare che ancora oggi si tramanda nelle più antiche famiglie del Casale, vuole che gli abitanti di Seiano, commossi da questo evento, si affrettarono a ricostruire una nuova chiesa, sempre sul ciglio della rupe che guarda verso la Marina d’Aequa, proprio da dove ha inizio l’antica scala di epoca pre- romana che, da Seiano scende sino al mare. L’affresco fu conservato sul muro esterno dove ancora oggi è visibile, anche dopo i ripetuti interventi di restauro, in particolare quelli resisi necessari a seguito del disastroso terremoto del 23 Novembre 1980.

Il piccolo tempio era inizialmente a una sola navata, ma nel 1897, con la costruzione della torre campanaria, venne ingrandito con un altra navata sulla sinistra, divisa dalla principale da una serie a tre arche. L’altare di marmo policrono è di buona fattura e fu consacrato il 2 maggio del 1774 dal Vescovo di Vico Equense Monsignor Paolino Pace. Dietro l’altare si trova l’immagine della Madonna delle Grazie, raffigurante la Vergine con il Bambino circondata da tre angeli, l’affresco eseguito intorno al 1600 da un artista della scuola di “Luca Giordano”, fu insignito nel 1773 della corona d’oro, sia alla Vergine che la Bambino e infine anche di uno “Stellatio” d’oro con dodici stelle, massimo riconoscimento del popolo e del clero alla miracolosa Madonna. Nel 1774 a maggior protezione , il dipinto venne racchiuso in una cornice di marmo e restaurato,  assieme a quello posto sulla lunetta esterna, dall’artista napoletano Gaetano Scogliamiglio.

La chiesa di S. Maria La Vecchia con la Sua Madonna delle Grazie fu ritenuta in ogni epoca, oltre modo miracolosa dalla gente di mare del contado. Tutte le navi, vascelli, brigantini, golette, comandate da capitani di lungo corso seianesi, avevano all’interno o sull’albero maestro la prodigiosa immagine, tutti i mariani equensi, prima di imbarcarsi per i loro lunghi e perigliosi viaggi, si recavano nella cappella per prendere un poco di olio dalla lampada che ardeva innanzi all’immagine sacra e staccavano un minuta pietruzza dal muro esterno, convinti che nel mare in burrasca per salvare la vita e loro nave era indispensabile gettare tra le onde l’immagine miracolosa, un poco di olio della lampada e la pietruzza, affinchè il mare tornasse calmo e la tempesta passasse, consentendo a tutto l’equipaggio di tornare sani e salvi alle proprie case.

A testimonianza delle “Grazie” ricevute e dei prodigi che, ancora oggi si  sentono raccontare dagli anziani marinai, la navata di sinistra della chiesa è tappezzata da quadri votivi eseguite in epoche diverse. Gli ex voti sono per lo più vecchie tele  consunte dal tempo o vivaci acquerelli, tavolette e dipinti in vetro, per lo più non firmati dall’autore, anche perchè realizzati quasi tutti in botteghe di “ Madonnari” artigiani che si tramandavano quest’arte povera da padre in figlio nelle officine di S. Gragorio Armeno nel cuore della Napoli greca- romana che, oggi come nei tempi antichissimi è rimasto il centro vivo e pulsante della produzione artigianale napoletana degli ex voti con la sigla “W.F.G.A.” o “V.F.G.R.” che, sta a significare : “Votum fecit gratia accepit” o “ Recepit”, tali sigle erano in genere in un riquadro a sinistra in basso o in cartiglio.

Molti dipinti hanno addirittura il nome e cognome del miracolato ,a volte anche il soprannome, allo scopo di non creare confusione con qualche omonimo. Il alcune di queste tavolette viene riportata una didascalia in scrittura spesso anche sgrammaticata che, descrive la disgrazia e la grazia ricevuta. Gli ex voto di Santa Maria la Vecchia a Seiano sono per lo più di carattere marinaro e certamente rappresentano un’importante documentazione, per lo studio dei vari tipi di navi e della loro evoluzione negli anni. Molta imbarcazioni sono eseguite con dovizia di particolari, precise anche nei piccoli dettagli , in esse si vedono così i “Brigantini”, le “Golette”, le “Tartane” e le “Feluche, con “Vascelli di ogni tipo e forma, come quelli che, costruiti  per secoli nei cantieri navali della Marina d’Aequa , solcavano tutti i mari del Mondo, portando sin nelle lontane “Americhe”  i loro carichi preziosi. Ammirando le preziose tavolette è come rivedere con i propri occhi ciò che accadeva ai coraggiosi marinai, le scene terrificanti delle tempeste affrontate nel “Golfo del Leone”, nel mare di “Guascogna”, nel Nord Atlantico o a Capo Horn, con orribili naufragi. Tra il Mare tempestoso , le immense onde, negli ex voto appaiano sempre i volti dei marinai raffigurati sereni, distesi a testimoniare in tal modo l’avvenuto miracolo implorato e la salvezza ottenuta.

A Seiano è state sempre forte e radicata la tradizione marinara, con gran parte della popolazione che viveva con le attività marinaresche; capitani di lungo corso, armatori, mariani,  macchinisti navali , maestri d’ascia, carpentieri, costruttori navali, attività che conobbe un periodo di grande sviluppo dal seicento agli anni trenta del novecento. Anni nei quali la popolazione di Seiano crebbe in numero di abitanti; 1354 nel 1828, divenuti 21oo nel 1856, per diminuire poi a 1965 nel 1925 e infine 970 nel 1985.

Con la fine della navigazione a vela, sopraggiunta per la scoperta delle macchine a vapore e la costruzione di navi in ferro, l’intera marineria sorrentina attraversò una profonda crisi d’identità che, non riuscì però mai a cancellare l’amore per il mare della sua gente., così come la fede e la devozione verso la Madonna di Santa Maria la Vecchia. Una fede semplice e genuina  come quella  rimasta intatta nel mio cuore con il ricordo di quando bambino ,  ogni anno, mia madre, donna di profonda fede religiosa, mi svegliava di primo mattino, nella ricorrenza della Festa della Madonna , il 2 Luglio, per recarci a piedi, dalla Piazza di VicoEquense, alla prima ” Messa Festiva” nel santuario di ”Santa Maria le Vecchia”. La mia mamma, erede di un’antichissima famiglia di pescatori e mariani equensi ;“I Sorrentino”, era cresciuta nel culto e nell’amore verso la protettrice della gente di mare  e ad essa era rimasta legata per tutta la vita. Ancora oggi, la “ Festa della Madonna di Santa Maria la Vecchia”  , arricchita dall’avvenuto prezioso restauro della Statua”,  si terrà nella prima domenica di Luglio e richiamerà tantissimi fedeli da tutto il circondario.

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