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LE RESIDENZE ARTISTICHE- GIUSEPPE LEONE AL MUSEO CORREALE

09/06/19

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Un Maestro della fotografia dalla Sicilia alla Penisola Sorrentina. Ha collaborato con Leonardo SCIASCIA , Vincenzo CONSOLO, Gesualdo BUFALINO, Andrea CAMILLERI.
Finissage al Museo Correale di Sorrento domenica mattina 9 giugno.

In foto da sinistra Giancarlo Magalli, Giuseppe Leone, Rosanna Romano, Gaetano Mauro, Filippo Merola e Mario Esposito nei giardini del Museo Correale

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di Azzurra Immediato

La Campania è il luogo perfetto per ripartire dal valore della cultura, per riscoprirne la sua storia, le sue antiche meraviglie; così accadeva nel passato, allorquando la Campania Felix ospitava da ogni dove gli artisti, i letterati, i filosofi e non solo, i quali, nella loro vita dovevano compiere quel viaggio di formazione, culminante tra Napoli e Sorrento, soggetto di tanta letteratura, pittura e fotografia che resta a noi come elemento sacrale e magico di un passato che appare tanto, troppo lontano.
È da tale riflessione che il maestro ed accademico sannita Giuseppe Leone insieme con Mario Esposito, direttore del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito®, hanno voluto ridar vita a tanta gloria, istituendo, per il 2019, un progetto di ‘residenza artistica’ dedicato alla riscoperta di un ‘viaggio’ che segua le orme di quel Grand Tour del Sette ed Ottocento e che diventi un percorso di ricerca artistica, esistenziale e sia performance di una esperienza unica.
“Lo speciale progetto Le Residenze dell’Arte-Tour si propone come momento di riflessione sul rapporto tra l’arte ed il turismo, la cultura e il territorio, la scoperta e il viaggio. Attraverso questa iniziativa, Sorrento e la Penisola Sorrentina, con i suoi centri più suggestivi come Piano di Sorrento, Sant’Agnello, la mitica ‘Terra delle Sirene’, secondo la celebre definizione che ne diede lo scrittore Norma Douglas, guardano con orgoglio alla propria tradizione di ‘terra’ d’approdo, tanto amata da scrittori, poeti, pittori e vedutisti dal settecento in poi. Un tema, quello del Grand Tour, che è entrato negli snodi più importanti dell’avvento della modernità della civiltà europea.” Afferma Mario Esposito, accompagnando il pensiero del direttore artistico, il professor Giuseppe Leone, che, nella sua pluriennale carriera artistica, comprende cosa sia la ‘fascinazione’ derivante da un luogo e dalle sue precipue caratteristiche.
È lo stesso Leone a focalizzare, tra gli intenti del progetto, alcuni elementi principe, che, indagati profondamente durante la residenza artistica dall’ospite, giungeranno a compimento nel secondo ed importante progetto legato al Premio, la ‘Copertina d’autore’ che, nel 2018, vide protagonista lo street artist Jorit, il quale, in quell’occasione, inaspettatamente, mostrò la sua identità, sino ad allora nascosta al pubblico.
Il 2019 vedrà protagonista un grande artista, dalla carriera di fama internazionale, personalità la cui ricerca ha unito, in qualche maniera, l’infinita dimensione del Mediterraneo e che, nel golfo sorrentino, porterà la propria esperienza, la propria visione, nel solco di un dialogo fecondo, capace di fondere presente e passato, luoghi lontani, ora, inusitatamente, vicini. Ecco, perciò un novello ‘Grand Tour’ che avrà la sua residenza al Museo Correale di Sorrento – antica villa nobiliare appartenuta patrizia Alfredo e Pompeo, celebre per la ‘Scuola di Posillipo’, dimensione pittorica che esplorò il fascino di questi luoghi traducendoli in lirici dipinti, firmati da artisti stranieri come Van Pitloo, Duclère o come l’italiano Gigante.
Prima di svelare il nome del protagonista della residenza sorrentina, è importante soffermarsi sulle parole del direttore artistico, Giuseppe Leone, che rivela l’importanza del concetto di ‘bellezza ideale’ racchiusa nel paesaggio, nell’archeologia, nella Storia dell’Arte che, nell’ambito di questo progetto, si propongono come fucina creativa per le idee che verranno generate dall’artista ospite, un visitatore d’eccezione che Leone immagina come “testimone di un momento cruciale, occhio principe di una conoscenza che si fonderà con il paesaggio, con la storia locale, con l’imponente passato ma con una tensione verso il futuro. Spesso, infatti, mi è stata addebitata, in un certo qual modo, una visione artistica detta ‘arte profetica’, per una sorta di lungimiranza che non si accontentava del qui e ora ma, attraverso una profonda ed analitica osservazione del mondo e del tempo, è riuscita ad anticipare ciò che ancora doveva realizzarsi” aggiungendo “ed è così che ho immaginato e pensato il progetto Le Residenze dell’Arte-Tour: un grande artista che, con la propria esperienza, legandosi con un vissuto, seppur breve, di pochi ma intensi giorni, a questi luoghi, possa restituirne una esperienza non solo artistica ma esistenziale, una testimonianza per il futuro di chi verrà, che possa diventare dimensione della nostra e della sua identità, per una memoria prossima nata attraverso il dialogo, il rapporto diretto e la percezione, vera conoscenza consapevole.”
Attraverso tale idea, la residenza artistica di Sorrento, permetterà alla volontà dell’ideatore, di originare una nuova ed interessante drammaturgia lirica che si proporrà come memoria ex post di qualcosa che, di là da venire, potrà porre, oggi, le basi per un nuovo futuro, animato dalla forza della cultura, dall’energia delle connessioni tra luoghi straordinari e visioni originali, un itinerario unico, inusuale, ormai e che, invece, riproponga i fasti intellettuali di una bellezza che rischiava d’esser perduta.

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