Simone Figliola

IL CONTRIBUTO SORRENTINO ALLA GRANDE MOSTRA “ROMANTICISMO”

07/01 » 17/03/19

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Il dipinto “casa del Tasso” di Teodoro Duclere è presente alla grande mostra milanese Romanticismo, presso il Poldi Pezzoli e le Gallerie d’Italia, fino al 17 marzo 2019. Per le sue molteplici valenze, testimone del Gran Tour, della ricerca della luce, del ritorno del culto Tassiano nel romanticismo ottocentesco entra a buon diritto in questa mostra mitteleuropea. Inoltre con il Museo Poldi Pezzoli vi è un rapporto quasi familiare, in quanto come il Museo Correale , fu voluto da un appassionato collezionista  Nob. Cav. Gian Giacomo Poldi Pezzoli col suo testamento del 3 agosto 1871.

Romanticismo sarà la prima mostra mai realizzata sul contributo italiano al movimento che, preannunciato alla fine del Settecento, ha cambiato nel corso della prima metà dell’Ottocento la sensibilità e l’immaginario del mondo occidentale.

In particolare, Milano – che tra le grandi città d’Italia è quella che ha avuto in quegli anni la maggiore vocazione europea – è stata uno dei centri della civiltà romantica, sia per quanto riguarda le arti figurative che sul versante letterario e musicale. Pensiamo alle esposizioni d’arte, ai grandi collezionisti, alle imprese editoriali, ai teatri – tra cui La Scala– e a protagonisti come Foscolo, Manzoni, Rossini, Hayez e Verdi.

L’esposizione celebra l’identità e il valore del Romanticismo italiano, in rapporto a quanto si andava manifestando nel resto d’Europa – in particolare in Germania, nell’Impero austriaco, in Inghilterra e in Francia – tra il Congresso di Vienna e le rivoluzioni che nel 1848 sconvolsero il vecchio continente. Le opere esposte alle Gallerie d’Italia di Milano e al Museo Poldi Pezzoli documentano un periodo che va dai fermenti preromantici fino alle ultime espressioni di una cultura che, almeno nel nostro Paese, avrà termine con la realizzazione dell’Unità d’Italia e l’affermazione del Realismo, che del Romanticismo rappresenta l’antitesi.

In mostra, i dipinti dei maggiori interpreti della pittura romantica: Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giovanni Carnovali detto Il Piccio, Massimo d’Azeglio, Giovanni Migliara, Angelo Inganni, Giuseppe e Carlo Canella, Ippolito Caffi, Salvatore Fergola, Giacinto Gigante, Pitloo, Domenico Girolamo Induno. Tra le sculture spiccano i lavori di tre straordinari maestri: Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela.

Non mancano grandi artisti di diversa nazionalità attivi in Italia, come Caspar David Friedrich, Franz Ludwig Catel, Jean-Baptiste Camille Corot, William Turner, Friedrich von Amerling, Ferdinand Georg Waldmüller, Karl Pavlovič Brjullov, che permettono di approfondire le relazioni intercorse tra il Romanticismo italiano e quello europeo.

Contestualmente alla mostra sono state organizzate numerose attività collaterali che ti permetteranno di approfondire il movimento romantico: visite guidate per adulti; iniziative per bambini e famiglie; conferenze; concerti; laboratori didattici; eventi realizzati in collaborazione con l’Associazione Culturale Ludosofici e il Circolo dei Lettori.
Inoltre, a partire da gennaio 2019, grazie alla collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana, nel nostro museo di Piazza Scala sarà possibile partecipare a una variegata rassegna cinematografica: ogni proiezione sarà preceduta da uno “zoom”, una breve visita guidata in cui giovani mediatori culturali illustreranno l’opera a cui il film fa riferimento.

 

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