PENISOLA SORRENTINA E CAPRI ECCO I RETROSCENA E I CANDIDATI PER LA PROVINCIA

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La Penisola Sorrentina ha sempre espresso politici che la rappresentassero alla provincia di Napoli, anche assessori, ora con 34 candidati, un record, si rischia per la prima volta di non avere rappresentanti a Napoli ma per le province, che dovevano essere enti inutili e da sopprimere,  in Campania vi è una pletora di candidati. L’aria che si respira nel centro destra peninsulare all’indomani della candidatura di Rosellina Russo alla Provincia nel PDL al posto del sindaco di Sorrento Marco Fiorentino non è certo di entusiasmo. Un nome, quello della Russo, che non galvanizza iscritti e simpatizzanti, una candidatura considerata non vincente a tutto vantaggio del nuovo astro nascente del centro-destra peninsulare Pietro Sagristani.

Alla fine, commentano gli addetti ai lavori, il PDL e Rosellina non raggiungeranno il quoziente utile per l’elezione perchè ci sono collegi e candidati molto forti e quindi la candidatura della Signora di Piano di Sorrento favorirà qualche altro collegio tutto a svantaggio dei sorrentini.
L’operazione del coordinatore PDL di Sorrento Giuseppe Stinga, quantunque ispirata da nobili motivazioni e dall’obiettivo di intraprendere una strada nuova per il partito, dovrà essere suffragata dal consenso degli elettori che sicuramente non considerano la Russo una novità nel panorama politico della costiera e del centro-destra, per di più trattandosi di una signora d’età matura che non incarna assolutamente quel nuovismo e quel giovanilismo cui si ispira il Presidente Berlusconi se pure con qualche eccesso di troppo e con qualche caduta di stile. Certamente la candidatura di Fiorentino non sarebbe stata un’altrettanta novità, segno che il PDL stenta a individuare figure emergenti in grado di imporsi sullo scenario politico-elettorale. Alla fine se l’avesse spunatata Stinga allora si che si sarebbe potuto parlare di una novità. Oggi queste elezioni, in caso di bocciatura della Russo, rischiano di risolversi in un boomerang per Stinga&Co i quali perciò se la vedranno davvero dura a sostenere la Russo dovendo fare i conti con un Sagristani agguerrito e intenzionato a cogliere fino in fondo il vantaggio di una candidatura debole da parte del principale partito alleato. L’UDC a questo punto potrebbe incassare più consensi di quelli messi in conto dallo stesso Sagristani che da domani si presenterà col suo volto sorridente sotto l’egida Udc. E’ pur vero che Sagristani questa volta dovrà fare i conti con i delusi del PD e del centro-sinistra che l’hanno sempre sostenuto a spada tratta e che hanno accolto malissimo il suo passaggio dal PD al centro-destra. Non a caso proprio a Sant’Agnello si registra la discesa in campo di un altro candidato alla provincia che raccoglie il testimone del PD e lancia la sfida a Sagristani. Un altro medico, Pietro Gnarra, assessore nella giunta-Orlando, una macchina da voti in grado di raccogliere i consensi dei delusi di entrambi i fronti.
E Gnarra avrebbe già messo in moto una macchina elettorale che questa volta è animata da un obiettivo in più: quello di contrastare sul campo, porta a porta, elettore per elettore l’ex assessore provinciale per ostacolarne il percorso e scongiurare un’elezione che, negli ambienti santanellesi, ritengono possa pregiudicare anche il futuro dell’amministrazione comunale sulla quale Sagristani non intende perdere il controllo.
In meno di un mese, perciò, si giocano i destini della politica peninsulare che potrebbe ritrovarsi addirittura fuori dai giochi se la parcellizzazione del voto si tramutasse nel mancato quorum per tutti gli aspiranti consiglieri.
Questo è il rischio maggiore, che pochi hanno calcolato e che ridarebbe voce agli sconfitti di oggi. Per questo le strategie politiche e soprattutto elettorali che saranno messe in campo da tutti i protagonisti nelle prossime 24/48 ore saranno decisive per i destini politici, ma non solo, della Penisola.

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