Allarme Usura: Campania, a rischio 143mila famiglie e 180mila imprese

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Sempre più famiglie, nel Mezzogiorno e in particolare in Campania, fanno ricorso all’usura: lo segnala Contribuenti.it, l’associazione contribuenti italiani.
“A seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese, il sovra indebitamento delle famiglie del mezzogiorno, nei primi 2 mesi del 2009, è cresciuto del 69,4%, rispetto al 2008 e l’usura è aumentata del 48,2%”, sottolinea, in una nota, l’associazione.
“Nel mezzogiorno sono a rischio d’usura 464.000 famiglie e 570.000 piccoli imprenditori – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – Il debito medio delle famiglie meridionali ha raggiunto la cifra di 22.180 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 38.590 euro”.
“Al primo posto delle regioni maggiormente esposte all’usura – aggiunge – troviamo la Sicilia con 235.000 famiglie e 263.000 imprese, seguita dalla Campania con 143.000 famiglie e 180.000 imprese, Puglia con 40.000 famiglie e 64.000 imprese, Calabria con 35.000 famiglie e 50.000 imprese, Basilicata con 10.000 famiglie e 12.000 imprese, chiude la classifica il Molise con 1.000 famiglie e 1000 imprese”.

L’identikit delle vittime
Ha tra i 26 e i 65 anni, ha un reddito fisso e ha un diploma di scuola superiore. Questo l’identikit dei cittadini che nel 2008 hanno contattato il numero verde anti-usura, 800-939396, attivato dalla provincia di Roma e gestito in collaborazione con il Codici. A presentare i dati del dossier sono stati Ivano Giacomelli, segretario nazionale del centro per i diritti del cittadino e l’assessore provinciale al personale, Serena Visintin.
La novità principale della ricerca è che, per la prima volta da quando è stato istituito il servizio, le famiglie a reddito fisso – e non più i commercianti e i liberi professionisti – sono diventate i soggetti più esposti al rischio dell’usura.
A contattare il numero verde, infatti, sono stati maggiormente gli impiegati (26,1%), gli operai (19,1), le casalinghe (7,4) e i pensionati (3). Una percentuale che supera di gran lunga gli imprenditori (8%) e liberi professionisti (4,1%).
Il 59% ha contattato il numero verde per segnalare problematiche legate alla prevenzione all’usura e al sovraindebitamento (quando si contraggono nuovi debiti per pagarne degli altri presi precedentemente); il 3,4% ha segnalato problemi di usura, mentre l’1 ha lamentato problemi di estorsione e di protesti; il 3,4% denuncia un problema legato alle banche.

Le cause di “cedimento”
Secondo quanto rende noto l’Associazione Nazionale Contribuenti, il 50% delle famiglie italiane vive con meno di 1850 euro al mese. Ed è questo il motivo principale che spinge i cittadini a rivolgersi agli usurai. Dall’indagine che ha toccato le principali città italiane, è emerso che le famiglie che hanno maggiori difficoltà sono i nuclei familiari con tre o più minori, quelli monoparentali con figli a carico e, infine, i nuclei composti da soli anziani. Non ci sono sorprese poi se si vanno ad analizzare i dati riferiti alle diverse parti d’Italia: al sud, le famiglie godono di un reddito disponibile, inferiore del 31% rispetto alle famiglie del nord Italia. In generale il 25% delle famiglie italiane che sono state intervistate dall’associazione, grazie all’impegno dello Sportello del Contribuente, ha dichiarato di non riuscire ad arrivare a fine mese. “Bisogna subito ridurre drasticamente il peso delle tasse sul 50% delle famiglie – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Questo è il principale incentivo di cui l’economia italiana ha bisogno, per riportare serenità e fiducia e rilanciare i consumi”. La situazione peggiora se si va ad analizzare la situazione delle famiglie numerose, con tre o più figli a carico: nel 2008 la percentuale delle famiglie che hanno dichiarato di avere difficoltà economiche è cresciuta dal 31,2% del 2007 al 36,3%. Il 47% dei nuclei familiari numerosi, contro il 42% dell’anno 2007, ha dichiarato di non poter affrontare spese economiche inattese.



metropolisweb                 inserito da Michele De Lucia

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