COPPA ITALIA, LAZIO-JUVENTUS 2-1
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ROMA – Altro che ‘coppetta’ da snobbare. Lazio e Juventus nell’andata della loro semifinale di Coppa Italia danno vita ad una delle partite piu’ intense viste fin qui all’Olimpico, onorando a pieno il loro ruolo. Partita dai due volti, con i primi 45 minuti quasi completamente di marca bianconera (e chiusi meritatamente in vantaggio con il gol di Marchionni) ed una ripresa in cui i biancocelesti sovrastano gli avversari grazie ad una prestazione costruita su cuore, corsa e voglia di lasciare aperta la qualificazione. E l’ingresso di Mauri a dare la scossa decisiva. Fino alle reti di Pandev e Rocchi, per ribaltare il risultato. Senza dimenticare che nel primo tempo Iaquinta aveva battuto Muslera, vedendosi il gol ingiustamente annullato per fuorigioco. Il ritorno (22 aprile) resta aperto, ma intanto Delio Rossi si gode il primo successo sulla Juve da quando e’ a Roma. Lazio e Juventus si affrontano in un primo tempo di grande intensita’, mostrando di avere a cuore la finale. Anche se incastrata tra campionato e Champions, la Coppa evidentemente fa gola. Schierate con un 4-4-2 speculare, mettono subito da parte stucchevoli tatticismi e gia’ dopo due minuti Iaquinta gira verso Muslera una verticalizzazione di Marchionni. Fuori di un palmo. Il numero 9 bianconero si ripete al 15′, ma il suo tiro e’ parato. La Lazio pero’ non sta a guardare ed un minuto dopo tocca a Rocchi impegnare Manninger con una girata al volo (cross di Lichtsteiner). La Juve un gol regolare lo segna gia’ al 18′, ma Giordano, uno dei due assistenti di Tagliavento, sbandiera su Iaquinta (servito da Tiago) un fuorigioco che non c’e’ perche’ l’attaccante e’ tenuto in posizione regolare da Kolarov. I bianconeri, comunque, non si attardano in proteste e ripartono a testa bassa. Sulla fascia sinistra Nedved spinge con continuita’, Tiago, Molinaro, Sissoko e Marchionni si fanno sentire. E proprio dai piedi di Marchionni (34′) parte il tiro (con deviazione di Kolarov) che frutta la rete del vantaggio. Si gioca senza pause e la Lazio cerca subito di reagire. Il primo acuto e’ di Rocchi, che sfrutta un passaggio di Foggia. Aggancio e tiro, ma Manninger provvede. Sissoko si fa ammonire (entrataccia su Kolarov) ed era diffidato. Sulla punizione Ledesma indovina una traiettoria velenosa: il portiere austriaco ci arriva. Il tempo si chiude con una deviazione di Muslera su Molinaro. Dopo otto minuti della ripresa Delio Rossi toglie Manfredini per inserire Mauri e la Lazio trova una marcia in piu’. Ranieri sostituisce Sissoko (19′) ed il centrocampo bianconero perde in consistenza. Al suo posto c’e’ Marchisio ed un minuto dopo la Lazio trova il pari con Pandev, lesto a sfruttare un’indecisione proprio dell’ultimo arrivato. Foggia ci prova con un paio di conclusioni sulle quali Manninger e’ pronto. Esce anche Tiago (per Poulsen) ma la Juve sembra aver finito la benzina. Sinistro al volo di Mauri (31′), fuori di poco. Al 33′ la Lazio raggiunge il meritato successo. Perfetta verticalizzazione di Matuzalem e Rocchi brucia Chiellini per il 2-1. Nei minuti finali fuori uno spento Amauri per Trezeguet, ma il risultato e’ ormai scritto. A Torino se la dovranno sudare entrambe.