Napoli: arrestata Ketty, capoclan, trans, di Secondigliano

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Probabilmente non è quello a cui la maggior parte di noi pensa quando si parla di emancipazione delle persone lgbt, di uguaglianza, di non discriminazione e del fatto che nel nostro Paese spesso non ci sono alternative, per le trans, diverse dal marciapiede. E di certo, se ce l’avessero chiesto, avremmo risposto che mai sarebbe stato possibile che a guidare una delle falangi del clan degli scissionisti di Scampia ci sarebbe stata una trans, considerato il modello culturale, non certo gay friendly, a cui queste organizzazioni criminali si rifanno. 

Eppure è successo.
Lo riporta il Corriere del Mezzogiorno, l’edizione campana del Corriere della Sera. Stando a quanto scrive il giornalista, Ketty, all’anagrafe Ugo Gabriele, era a capo di una delle organizzazioni che si contrappongono alla ormai stranota famiglia dei Casalesi ed è stata arrestata questa mattina a Secondigliano. 

Ketty, 27 anni, che di notte si prostituiva per le strade di Napoli, aveva un ruolo di comando nell’organizzazione che gestiva il traffico di droga e che era stata smantellata da un’operazione della Dda compiuta un paio di giorni fa. A quell’operazione ketty era riuscita a sfuggire, ma stamattina è stata trovata in una casa vicino all’aeroporto di Capodichino.

“Ancora una volta, con la storia del transessuale scissionista, la realtà dimostra di poter superare la fantasia in ogni istante” ha commentato Luigi Romolo Carrino che nel suo romanzo “Acqua storta” ha raccontato, destando non poco scandalo, la storia d’amore tra un capoclan e il cassiere della cosca. E certo lascia stupiti e increduli che un’organizzazione fondata sul machismo e sul maschilismo come lo sono tutte le organizzazioni criminali di questa natura possa avere accettato al suo interno non un coponente qualunque, ma addirittura un capo dichiaratamente transessuale.

Se non stessimo parlando di una delle peggiori piaghe economiche e sociali che affliggono l’Italia, si potrebbe quasi commentare che perfino la Camorra è più avanti della politica, in questo bislacco paese.

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