COSTIERA AMALFITANA, CODACONS CONTRO LA SANATARIA DEL MOSTRO DI ERCHIE

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    Codacons di Salerno scende in campo per impedire che venga concessa la sanatoria ad un complesso residenziale della Costiera amalfitana, edificato più di 20 anni fa, che si trova in località Montepiano, nel territorio comunale di Maiori, a pochi passi dal caratteristico borgo di Erchie in Costa d’ amalfi al confine con Cetara. Una presa di posizione netta e decisa, in quanto, come evidenzia l’associazione, il Comune di Maiori in Costiera Amalfitana  ha già “avviato una Conferenza di servizi per valutare l’istanza di condono edilizio delle strutture e il procedimento di recupero urbanistico e ambientale presentato da una società immobiliare”. “Siamo pronti a dare battaglia” sottolinea Pierluigi Morena dell’ufficio legale del Codacons Campania, che definisce la vicenda “un nuovo caso Fuenti”. “Le strutture vanno demolite – aggiunge l’avvocato – e va ripristinato lo stato primitivo. Abbiamo presentato ricorso contro il silenzio opposto dal Comune sulla richiesta di accesso degli atti adottati sulla istanza di condono e abbiamo investito della questione anche il Prefetto di Salerno perché, valutate le incredibili lungaggini della procedura, che producono solo incertezza, assuma le iniziative che rientrano nelle sue prerogative”. Insomma la “battaglia” si gioca su più fronti. E che non vi sia alcun spazio per una tregua, ne è convinto Morena. “Si tratta – spiega – di una vecchissima istanza di condono di un complesso ricadente in un’area di tale pregio da essere qualificata, dall’Unione Europea, come Sito d’Interesse comunitario, nonché zona di Protezione Speciale, tra Maiori e il Torrente Bonea”. E, proprio per questo, a detta del legale del Codacons, l’istanza di condono non può essere presa in considerazione. Anche perché “nell’area vi è rischio di frane come si evince dal Piano dell’Autorità di Bacino Destra Sele. E, inoltre, né le Norme di salvaguardia del Parco dei Monti Lattari né lo stesso Piano Regolatore comunale consentono il condono del complesso residenziale”. Secondo il Codacons, infine, ci sarebbero anche altri profili di illegittimità riguardanti la procedura adottata. “Non si può assorbire – conclude Morena – il procedimento di rilascio del titolo edilizio in sanatoria nel procedimento di recupero urbanistico e ambientale. Il Tar, infatti, ha già chiarito che le due procedure vanno tenute distinte”.

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