Lotta ai botti illegali a Napoli e provincia: Task force fino alle 24

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Finalmente sono arrivate le prime segnalazioni di bancarelle abusive al numero verde della protezione civile della Provincia di Napoli, 800343435. E’ un segnale importante che testimonia la presa di coscienza da parte dei cittadini dei rischi legati all’uso dei fuochi illegali e pericolosi”.
Le parole dell’assessore alla protezione civile della Provincia di Napoli, Francesco Emilio Borrelli, aprono l’ultima fase della campagna anti-botti che si chiuderà questa notte. E per le prossime ore. Ore decisive, per le forze dell’ordine che hanno l’obiettivo di smantellare la vendita illegale di fuochi d’artificio in tutta l’area di Napoli e provincia.
No alle tragedia, niente botti. Resta questo il messaggio a poche ore dall’addio al 2008, che a Napoli e nel Vesuviano ancora si festeggia con una raffica di esplosioni pericolose.
Ma qualcosa si muove, sostiene Borrelli. “Sono arrivate già una decina di segnalazioni che sono state già trasmesse al Comandante dei Carabinieri, Gaetano Maruccia”.
E ancora: “E’ importante la collaborazione dei cittadini per scongiurare il triste bollettino di guerra della notte di Capodanno” ha aggiunto Borrelli ribadendo “l’impegno della protezione civile della Provincia di Napoli che si intensificherà nelle prossime ore”.
“Oltre all’invio di diecimila sms in cui, riprendendo la provocazione del comitato delle donne ‘Se spari niente sesso’, si lancia l’invito a Non sparare fuochi illegali e pericolosi e a fare l’amore, nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, un mezzo antincendio della protezione civile sarà in giro per Napoli e provincia per aiutare i vigili del fuoco nelle opere di spegnimento degli incendi e un camper sarà posizionato nei pressi del Cardarelli”.
Nel camper ci saranno volontari, le componenti del Comitato Se spari niente sesso e medici, coordinati dal dottor Vincenzo Sorrentino, che daranno assistenza alle famiglie delle vittime dei fuochi d’artificio che, spesso, sono un problema per la struttura sanitaria” ha aggiunto Borrelli che sarà presente nel camper augurandosi che “siano poche le persone che vi entreranno perché significherebbe che c’è stata una riduzione dei feriti per gli incidenti provocati dai fuochi illegali e pericolosi”.
Intanto il movimento Noiconsumatori.it chiede controlli e pene severe per chi vende e acquista fuochi d’artificio illegali. “I cittadini devono denunciare e segnalare – spiega un nota di Noiconsumatori – i venditori abusivi. Pochi giorni fa un bambino di 14 anni, in provincia di Avellino, ha perso una mano a causa di una petardo difettoso, una tragedia che poteva essere ancora più grande. E’ un grave danno produrre, vendere e comprare botti sapendo che possono mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri”.
E ancora: “Chiediamo ai cittadini di aiutarci in questa battaglia – dice il presidente di Noiconsumatori.it Angelo Pisani – e di non restare indifferenti di fronte a un fenomeno che colpisce anche molti bambini”. Pisani si dice preoccupato per la testa di Lavezzi, “un ordigno che può anche uccidere o far saltare in aria un’abitazione se maneggiato in modo sbagliato”.
Intanto anche ieri sono stati eseguiti numerosi sequestri. Oltre 18 tonnellate di artifizi pirotecnici illegali – per un totale di circa 40 mila pezzi – sono state sequestrate dai finanzieri del comando regionale Campania che nelle ultime ore hanno intensificato in tutta la regione i controlli finalizzati alla prevenzione ed alla repressione del commercio illegale di prodotti pirotecnici, che ogni anno causano numerosi feriti. Sono 14, in totale, le persone denunciate che dovranno rispondere del reato di detenzione abusiva di materiale esplodente. I sequestri più rilevanti sono stati operati nell’hinterland partenopeo e nel salernitano, dove sono stati scovati depositi di stoccaggio di pericolosi petardi e fuochi ad elevato potere esplosivo, in alcuni casi veri e propri ordigni.
Un altro sequestro in una zona centrale di San Cipriano d’Aversa (Caserta) che esponeva una piccola quantità di artifizi pirotecnici. Ma nel vano cantinato della abitazione del “titolare” c’erano nascosti oltre un quintale e mezzo di altro materiale, che gli artificieri hanno classificato come pericoloso. La scoperta l’hanno fatta agenti del Commissariato di Aversa e dei Reparti Prevenzione Crimine, da mesi in appoggio alla polizia locale, per contrastare soprattutto l’attività della criminalità organizzata dell’agro aversano. Il titolare della piccola rivendita, V.V. di 52 anni, del luogo, risultato peraltro privo dell’autorizzazione a detenere e vendere materiale esplodente è stato denunciato alla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere.
Il materiale sequestrato è stato distrutto dagli artificieri. L’operazione della polizia di Aversa rientra nell’ambito degli speciali servizi, disposti dal questore, Carmelo Casabona, tesi a contrastare la vendita illegale di fuochi d’artificio in vista dei festeggiamenti di fine anno.

Sequestrati 10 quintali di botti a Napoli
70 chili sequestrati a Portici dalla polizia

 

metropolisweb                      inserito da Michele De Lucia

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