SALERNO, PROCESSO INUTILE. LA DIFESA DEGLI AVVOCATI DI DE LUCA

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La richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dal pm Gabriella Nuzzi e
accolta l’altra sera dal gup Anita Mele, non ha sorpreso i politici e
gli ex amministratori locali coinvolti nell’inchiesta sui suoli ex
Ideal Standard. Il sindaco Vincenzo De Luca era atteso ieri sera al
Centro sociale per il saluto d’introduzione alla quarta edizione del
“Premio alla ricerca scientifica e all’impegno sanitario sociale in
campo oncologico”. De Luca , però, non si è visto e al suo posto, a
nome dell’amministrazione, è intervenuto l’assessore alle Politiche
sociali Ermanno Guerra. • La notizia del rinvio a giudizio,
invece, è stata commentato dal suo difensore, l’avvocato Paolo Carbone.
«Comprendo la prudenza del giudice nel valutare una vicenda complessa e
articolata in circa 20mila pagine. Nel rispettare la pronunzia del
magistrato – ha detto l’avvocato Carbone – confermo la mia fiducia in
una assoluzione completa dei miei assistiti, perché il fatto non
sussiste. Tecnicamente il processo non può che avere questo sbocco».
• Giudizio condiviso dall’altro difensore di De Luca, l’avvocato
Antonio Brancaccio, apparso molto sicuro: «Dalla mia esperienza di
amministrativista posso dire che l’impostazione accusatoria non ha
alcun fondamento. Anzi, contiene una serie di gravissime inesattezze
anche in punto di fatto. Sono certo che il dibattimento, che a me
appare effettivamente un dispendio della funzione giurisdizionale,
accerterá l’assoluta estraneitá dell’onorevole De Luca, del presidente
Marotta e dell’architetto De Roberto a tutti i fatti che a loro vengono
ascritti. Sono convinto – ha concluso l’avvocato Brancaccio – che nel
processo penale ,così come strutturato, la funzione del giudice delle
indagini preliminari debba essere profondamente riformata; così
costituisce solo un appesantimento del processo. Dico questo sempre nel
rispetto pieno delle pronunzie giurisdizionali, ma nel superiore
interesse della giustizia nella quale fermamente credo da oltre 40 anni
e nella quale continuerò a credere». • Meno soft il commento
dell’ex sindaco Mario De Biase, che “ereditò” la vicenda Ex ideal
Standard dalla precedente amministrazione De Luca: «All’udienza
preliminare non ci sono andato e non mi pare che ci siano novitá. Doto
tanti anni di indagini, milioni di euro spesi e centinaia di persone
ascoltate come testi, l’esito non poteva che essere il rinvio a
giudizio. Francamente, per la mole di risorse spese e di persone
impegnate, non ho mai sperato in un esito diverso». • «Una
decisione scontata – ha commentato l’ex assessore comunale al Lavoro
Franco Mari – Io non mi sono presentato all’udienza preliminare, perché
ritengo che il processo sia la sede più idonea in cui esporre le nostre
ragioni. In quella sede intendo chiarire, perché di questo si tratta,
compiutamente la vicenda. Sono sicuro, davvero, che tutto si chiarirá». La Città

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