CAMPANIA, ALLARME DIOSSINA ANCHE A NAPOLI PER LA CARNE IRLANDESE

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L’allarme diossina nelle carni irlandesi arriva anche in Campania: saranno esaminate nei prossimi giorni le quattro partite di carne suina sequestrate a Baiano, in provincia di Avellino, provenienti dall’Irlanda e dirette a quattro salumifici della provincia di Avellino e tre della Basilicata. L’allarme, a livello nazionale, è scattato dopo che è stata accertata la presenza diossina (100 volte superiore ai limiti consentiti) in alcuni campioni carne suina provenienti dall’Irlanda. Il ministero del Welfare ha fatto scattare le misure previste inviando una circolare alle Regioni, chiedendo di identificare l’eventuale presenza di partite di carne di maiale irlandese ed attivando i carabinieri del Nas. «In Italia sono 143 i salumifici che lavorano carne irlandese – spiega Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Portici – in Campania e Basilicata sono solo 7, la maggior parte si trovano al Nord. Dall’1 settembre sono arrivate nel nostro Paese 2000 partite di carne, solo 15 provenivano dall’Irlanda». «In Campania solo lo 0,7% della carne suina importata proviene dall’Irlanda – prosegue Limone – controlleremo e sequestreremo tutte le partite segnalate. Dobbiamo garantire il consumatore ma anche i produttori di carni insaccate. Lavoriamo affinchè nemmeno una fettina contaminata arrivi sulle nostre tavole». Secondo Mimmo Filosa, presidente dei panificatori campani dell’Unipan «le farine che mangiano i maiali e i bovini in Irlanda sono prodotte da scarti usati anche per il pane e i suoi derivati e quindi potrebbero finire anche nel nostro organismo attraverso i prodotti di quei panificatori che usano queste farine che, probabilmente, ci risulta che provengano proprio da quei territori». Filosa – riferisce l’assessore provinciale di Napoli, Francesco Emilio Borrelli (Verdi) – ha fatto queste dichiarazioni nel corso di una riunione alla Provincia. Secondo Borrelli «le parole del presidente dell’Unipan impongono un intervento immediato. È necessario verificare se esiste un rischio del genere e quanto è diffuso». Borrelli ha incontrato i vertici del corpo forestale e della polizia provinciale per «predisporre un piano di controlli e di interventi per tutelare la salute di tutti noi che potrebbe essere messa a rischio dall’uso di questo tipo di farine». «Abbiamo deciso di fare una serie di verifiche – conclude – anche sui mangimi che consumano i suini allevati in provincia di Napoli e sulle importazioni di carni dall’Irlanda, soprattutto quelle che arrivano attraverso il porto di Napoli».

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