New York (USA). Premio Elsa Morante.

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    PREMIO ELSA MORANTE 2008: TROPPI OSTACOLI IN CAMPANIA, SI VOLA A  NEW YORK.

    Il 16 e 17 dicembre 2008 celebrazione speciale a Manhattan.

    L’immagine del Premio curata da Lello Esposito.

    “Non abbiamo tempo né voglia di fare polemiche ma è inutile nascondere che l’ amministrazione culturale della Regione Campania è problematica ed ambigua non meno della questione rifiuti. Se si indagasse sulla gestione dei fondi anche in quel settore, probabilmente ci si troverebbe davanti a situazioni altrettanto gravi, solo che la cultura è meno evidente, puzza di meno.” A parlare è Tjuna Notarbartolo, scrittrice-giornalista, Direttore del Premio dedicato alla Morante, che risponde ai tanti che le chiedono le motivazioni della mancata celebrazione a Napoli, tanto annunciata lo scorso anno dopo il trasferimento della premiazione a Roma. “E’ difficile sopravvivere culturalmente in  Campania, si è obbligati a delle scelte per non far morire una manifestazione nata 22 anni fa e cresciuta negli anni.” Sconcerto è stato manifestato più volte dal Presidente della prestigiosa giuria, Dacia Maraini , stupita per le numerose difficoltà incontrate per realizzare l’edizione attuale dell’evento letterario, nonostante le promesse del governatore Bassolino e la sua consulente Rachele Furfaro. Eclatante soprattutto dopo la personale telefonata da parte di Bassolino alla Maraini, nella quale il governatore si impegnava a sostenere il Morante: l’unica manifestazione i cui fondi sono stati completamente azzerati.  Scandaloso ancor di più se si pensa che altri eventi culturali, maggiori o minori che dir si voglia, riescano a ricevere 500mila euro, o che per uno solo si gestiscano ben 20 milioni di euro.  Era davvero così difficile destinare una cifra anche minima per consentire la presenza del Premio  in Campania?Tanto debole l’immagine della regione in cui il Morante nasce, quanto è forte quella che ripropone la prestigiosa istituzione culturale a New York, curata dal popolare artista napoletano Lello Esposito e rielaborata graficamente dalla designer, berlinese d’adozione, Mariella Ridda. I colori utilizzati dallo scultore partenopeo sono il rosso e il blu che richiamano quelli della bandiera americana su quadri pastosi e magmatici come il substrato della cultura napoletana. Al noto artista si deve anche la realizzazione delle sculture che saranno consegnate ai premiati il 17 dicembre presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York diretto da Renato Miracco.

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