POSITANO, I NOSTRI SOLDI BUTTATI A MARE

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Riceviamo e pubblichiamo

I NOSTRI SOLDI BUTTATI A MARE

La telenovela dei lavori sul molo ha raggiunto la sua puntata più clamorosa.

 

Nella notte tra il 21 e il 22 Novembre, una classica ( per questo periodo)  mareggiata di libeccio a Positano in Costiera Amalfitana , ha portato via tutte le tavole di legno lamellare che servivano alla costruzione del pontile sui piloni, queste tavole erano già state danneggiate e molte portate via dalla mareggiata di alcune settimane fa ma, nell’incuranza totale, le restanti sono state lasciate abbandonate alcune sull’arenile e tutte le altre sulla banchina ma in una posizione di pericolo per le onde.

E’ bastato poco perché il mare le portasse via definitivamente. Soldi buttati a mare.

Ora vagano per chissà quali mete, generando un pericolosissimo ostacolo per qualsiasi imbarcazione o nave le incontri sulla sua strada.

E ancora, sul molo della cosìdetta perla della Costa d’ Amalfi ci sono una gru e alcune attrezzature che le onde hanno risparmiato ma provocando sicuri danni alla parte meccanica ed elettrica.

La panchina circolare in ghisa con la pianta centrale, prelevata dalla nuova Piazza di Nocelle, collocata sotto  “la vela”  è stata lasciata in un punto pericoloso e le onde l’hanno completamente distrutta e i pezzi giacciono pietosamente alla vista di tutti sulla spiaggia nei pressi della banchina.   Soldi buttati a mare.

Ma la cosa più grave è stata la distruzione delle colonnine della fornitura di energia elettrica e di acqua che erano presenti sulla banchina, sono state divelte e portate via lasciando pericolosissime buche con cavi di corrente a 380 volts scoperti, tutte le condotte di energia elettrica e i pozzetti di ispezione sono pieni di acqua. Per fortuna erano privi di corrente elettrica altrimenti si poteva sfiorare la tragedia.

Tutto il sistema elettrico e i fari della banchina sono andati in tilt, l’impianto andrà certamente rifatto collocandolo sopra o in alto rispetto al piano della banchina, rifare vuol dire ri-pagare. Soldi buttati a mare.

Ma qualcuno, lassù nelle stanze del potere, darà la colpa alla ditta appaltatrice dei lavori, ma quale colpa può avere chi sta eseguendo un progetto (sbagliato)? Questi lavori restano alla collettività positanese e all’immagine di Positano, possiamo subire inermi questo scempio?

E a chi tocca il controllo su questi lavori PUBBLICI fatti con soldi PUBBLICI, denaro dei contribuenti? Chi controlla che nostri soldi non vengano buttati a mare.

Come è stato possibile prevedere e/o progettare un pontile in legno (quando neanche quello costruito con le travi di ferro ha retto) oppure  pericolose postazioni di corrente elettrica, laddove arrivano le onde del mare?

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