Amalfi. "Sacco di Pogerola": un´infinita telenovela. Esposto del PdCi al Comune

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    Costiera Amalfitana. Prosegue la telenovela sul cosiddetto “sacco di Pogerola”: alla luce dell’ennesimo ricorso al TAR della coop. Nuova Amalfi , il comitato regionale del Partito dei Comunisti Italiani ha presentato un esposto al Presidente del TAR, al Procuratore della Repubblica di Salerno ed alla Giunta Regionale della Campania, per denunciare l’ipotesi di reato dell’amministrazione del comune di Amalfi, vista la mancata esecuzione dell’ordinanza di demolizione delle strutture abusive site in località Pogerola.

    Nell’esposto i vertici del PdCi sostengono che “nota prot. 2008 . 0267140 del 27/03/08 il Dirigente del Settore urbanistico regionale campano diffidava uil Comune di Amalfi  concludere l’attività repressiva, così come previsto dagli artt. 27 e 31 del D.P.R. 380/01, da effettuarsi entro 30 gg. dalla ricezione di detta nota”, e che “sulla scorta di quanto sopra, il responsabile dell’U.T.C. di Amalfi, con propria nota né 4120, del 17/04/08 e successiva n° 60, del 25/06/08, notificava al Presidente della qui richiamata coop. Edile e al responsabile del settore urbanistico regionale ed altri, l’avvio di procedimento ed ordinanza di demolizione dei fabbricati abusivi realizzati dalla suindicata coop.”, accusando in sostanza l’amministrazione amalfitana di tergiversare: “ritenuto che la novella impugnativa TAR indicata all’inizio potrebbe risultare respinta dall’adito Giudice Amministrativo, del tutto evidente appare l’ultra decennale atteggiamento dilatorio e/o omissivo della Pubblica Amministrazione di Amalfi”, visto che la situazione illecita è già stata stabilita in sede giudiziaria e non può essere sanata. Non attuare quanto stabilito significherebbe, infatti, commettere un reato.

    Già nel lontano 1997 il ministero dell’Ambiente, aveva proposto al ministero dei Beni e Attività Culturali, al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno, alla Comunità Montana e al Comune di Amalfi di costituire un osservatorio eco-ambientale. Tale osservatorio, però, non ha mai visto la luce e, pertanto, un anno dopo lo stesso ministero sosteneva che “l’eventuale mancata creazione dell’osservatorio in assenza delle designazioni degli esperti da parte delle amministrazioni non esime la Regione Campania e il Comune di Amalfi dal porre in essere le azioni richieste circa la demolizione dei manufatti abusivi, peraltro obbligatorie per legge”. Sono passati tanti lunghi anni ma la situazione di degrado della vallata di Pogerola resta immutata ed esclude ogni possibilità di sviluppo dell’area.

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