TRAGEDIA A PONTECAGNANO 15ENNE PERDE LA VITA SU UN MOTORINO

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Ancora una tragedia dopo quella di Cetara in Costiera Amalfitana, mentre Cava dei Tirreni piange altre due donne morte uccise da un Tir in Germania, una scia di sangue che questa volta copisce una ragazzina. Una 15enne morta a Salerno mentre il fidanzato e grave.Ancora un tragico incidente stradale, ad ancora una volta conivolto un mezzo a due ruote, con minorenni a bordo. I due si stavano recando verso la spiaggia in direzione del Cilento sui lidi di Pontecagnano. Ma una quindicenne di Pontecagnano, Federica Santamaria,ha perso la vita in modo atroce dopo che il motorino sul quale viaggiava, a bordo del quale vi era anche il fidanzatino, è uscito di strada finendo in un canale; assurdamente, la quindicenne non sarebbe deceduta per le ferite riportate nell’impatto, ma per annegamento, dato che il canale di scarico era pieno di acqua.E’ morta a soli quindici anni in fondo ad un canale di irrigazione che costeggia via Cristoforo Colombo, a Pontecagnano. L’hanno trovata poco prima dell’una di notte gli agenti della sezione “volanti” della questura, accanto al Liberty sul quale viaggiava insieme ad Emanuele Citro, fidanzatino 17enne, per fare ritorno a casa. Lui, qualche ora prima, aveva chiesto aiuto al guardiano di un parcheggio della zona. Sotto choc e sanguinante, non era stato in grado di dire nulla, neppure che laggiù, in fondo alla vasca, c’era la sua Federica. Morta presumibilmente per annegamento.
Sono all’incirca le 21.40 di mercoledì sera quando Emanuele Citro si presenta, in stato confusionale e ferito, al parcheggio Autuori. Il guardiano allerta le ambulanze del “118”. Cerca di capire cosa sia successo. Ma il ragazzo pronuncia poche parole senza senso. I medici del “Vopi” gli prestano le prime cure. Gli tagliano il giubbino per suturargli il braccio che gronda sangue. E si accorgono che qualcosa non va. Lo trasportano d’urgenza al pronto soccorso del “Ruggi”, dove sará successivamente sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
• I camici bianchi ipotizzano una rapina o un’aggressione. Avvisano la polizia. Le volanti della questura, al comando del vice questore Rossana Trimarco, ispezionano la zona. E’ buio. La carreggiata è deserta. Interrogano il guardiano. Poi, con un faro, decidono di battere palmo a palmo quel tratto di strada provinciale dove c’è una sola vasca di scolo assurdamente scoperta. La corsa è frenetica. In lontananza si sente squillare un cellulare. E’ quello di Federica Santamaria. E’ quasi l’una di notte e la mamma è allarmata. In fondo a quel canale, la risposta a tanti dubbi: vicino al corpo della quindicenne, un Piaggio Liberty. Scattano le operazioni di recupero, con l’allerta di vigili del fuoco, polizia stradale e squadra mobile. Vengono avvisati i familiari. Le urla di dolore squarciano la notte di Pontecagnano, insieme ai fari delle auto della polizia e alle sirene delle ambulanze. Il corpo senza vita dell’adolescente viene trasferito in obitorio. La Procura apre un’inchiesta e dispone l’esame autoptico .
• Nel frattempo Manuele esce dalla sala operatoria. E’ sedato.Viene trasferito in Chirurgia d’urgenza ma la sua prognosi resta riservata. Nel pomeriggio viene sentito dal dirigente della “mobile” Carmine Soriente. Il giorno dopo la tragedia è quello degli accertamenti. Perizie, rilievi: all’appello mancano i caschi protettivi ed i segni di frenata sull’asfalto. Lo scooter non sarebbe stato speronato, anche se non ci sono testimoni. Le uniche ammaccature che presenta sono nella parte anteriore. E c’è un paletto semi divelto. L’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori è che il conducente abbia perso il controllo finendo nella vasca. C’erano quasi 70 centimetri d’acqua. Acqua che potrebbe essere finita nei polmoni della ragazza. Sará l’esame autoptico, affidato al medico legale Giovanni Zotti, ad appurarlo.

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