POSITANO LA RABBIA DEGLI OPERATORI PER L´INTERRUZIONE. CECCHI PAONE POSITANO E´ PIU´ BELLA SENZA CAOS

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Positano. Sono infuriati gli operatori a Positano e Praiano per la chiusura della Statale Amalfitana in piena estate, ad agosto, proprio quando ricominciava finalmente a tornare un po’ di turismo, dopo un periodo iniziale di crisi, dopo quattro giorni di chiusura, spezzati da Amalfi, Atrani e Ravello, con una costiera divisa in due,  cominciano i problemi seri per la viabilità della Divina. Dagli operatori, poi, partono accuse. “Questo è un ricatto a cui non possiamo sottostare – dice Vito Casola, titolare della boutique Brunella di Positano e presidente dell’associazione Posidonia -, ho sentito parlare di frana, mentre si tratta di alcune pietre rovinate a terra dopo un incendio che è chiaramente di origine dolosa, tutta la Costiera è caratterizzata da una fragilità del territorio, mi chiedo se per ogni pietra che cade si chiudesse la strada cosa succederebbe. Non esiste che in pieno ferragosto si rovina un’economia turistica perché le istituzioni non si assumono la responsabilità di aprire la strada. E’ pazzesco chiudere la Statale Amalfitana ad agosto per dieci giorni.” Disagi a non finire per la Costiera Amalfitana e anche albergatori insorgono. “Siamo sconcertati dinanzi ad una politica di tutela del territorio inesistente – denuncia Genny Gagliano, presidente Federalberghi Salerno e Provincia – impegnata a spartirsi le poltrone, e senza che riesca a risolvere questi problemi che ricorrono frequentemente”.”In un momento così delicato bisognava far qualcosa per sbloccare la situazione, non è possibile che non ci sia un servizio di pronta emergenza. E´ mancato un coordinamento – dice Lorenzo Cinque, presidente Federturismo Salerno e titolare dell’albergo Casa Albertina di Positano -, la cosa è grave, sarebbe stato il caso che ci fosse una task force, proprio ora che la stagione sta ricominciando ci troviamo di fronte ad un´emergenza dove le istituzioni sono assenti. Anche le vie del mare sono venute meno – aggiunge Cinque -, ora per condizioni atmosferiche, poi fra un paio di settimane le corse cominceranno a sparire. Per la mobilità sarebbe utile, ma come sono organizzate le vie del mare soprattutto in direzione Napoli, non bisogna pensare alla mobilità solo in entrata, ma anche in uscita. Una volta arrivati qui a Positano per il ritorno i mezzi non ci sono.” C’è chi ci vede un aspetto positivo ed è Alessandro Cecchi Paone ormai positanese acquisito, tanto da aver recitato con un gruppo locale I Murattori, e approfitta di questa vicenda per far una personale riflessione. “Da un certo punto di vista preferisco Positano in questi giorni, senza calca ne caos, senza il turismo mordi e fuggi è un’altra Positano, bellissima. Da stanziale la preferisco cosi – dice Alessandro Cecchi Paone -. Si dovrebbe cercare di contenere l’afflusso turistico in questo paese per preservarne questo bellissimo equilibrio ma – precisa Paone -, senza che ci siano assolutamente queste tragedie come la chiusura di una strada che porta disagi ai lavorati e a chi ci opera, ma la Positano che preferisco è questa di questi giorni senza quella massa che ci si ritrova in pieno agosto.” Intanto c’è chi si chiede, sul posto stavano già facendo dei lavori per la bonifica, perchè non sono stati estesi all’area interessata dal fronte incendi? E perchè usare la somma urgenza se vi erano dei lavori ordinari da fare?
Michele Cinque

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