POSITANO RITORNA LA MITICA CARROZZELLA IN COSTIERA AMALFITANA foto

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Venire a Positano e fare un giro in carrozzella come una volta, ora si può. L’altro ieri il consiglio comunale di Positano ha votato all’unanimità il ritorno della mitica “carrozzella” a Positano, infatti il noleggio con conducente della carrozzella a cavallo che fa tanto immagine in un paese turistico è stato approvato da tutti. Le prime carrozzelle, antesignane dei taxi odierni, a Positano nacquero negli anni Trenta. “Ma questo sarà un servizio che si potrà ottenere su prenotazione solo in casi particolari – spiegano dal Comune -, intanto il cavallo non potrà stare per strada e sarà utilizzato per i tanti matrimoni che avvengono a Positano.” A Positano le carrozzelle erano almeno sei, ma il servizio su soppresso nel 1975 dal sindaco Gioacchino Perrella perché l’aumento delle auto rendeva difficoltosa la convivenza con le vecchie carrozzelle. I loro nomi riecheggiano ancora in Piazza dei Mulini dove le carrozzelle erano parcheggiate in fila in Via Pasitea scendendo dalla farmacia Rizzo al parcheggio De Gennaro. C’era chi, come Domenico Cinque, si vantava di avere la carrozza “imperiale” perché aveva portato la principessa Soraya, che si incontrava con il regista Roberto Rossellini nella sua casa a Positano, o chi ha inaugurato una dinastia come Antonino Rianna, che inziata una attività dal 1938 che ora continua il nipote. “Sono dei ricordi bellissimi che ho di mio nonno con la carrozzella – dice il nipote Antonino Rianna, ora titolare della Flavio Gioia la principale società di trasporto della Costiera Amalfitana -, erano altri tempi e quelle persone hanno fatto tanto per il turismo, ma questa è un’altra cosa.” Chi sceglierà la carrozzella rivivrà le atmosfere di altri tempi. “Erano diversi e ognuno aveva una caratteristica, per esempio Valentino che era il sindacalista di tutti – ricorda Domenico Collina -, non ne faceva passare una per far valere i suoi diritti. Una volta, prima della guerra, per giungere a Positano, via terra non c’erano altri mezzi di comunicazione che le vetture private. Ti portavano anche alla stazione ferroviaria di Sorrento, era un’altra cosa allora i viaggiatori contemplavano con emozione il paesaggio che appariva d’improvviso ai loro occhi, altri tempi, poi il progresso li ha tolti. L’ultimo che ricordo è stato Peppe o’ chianchiere. Lui e il fratello Vincenzo Imperato giravano sempre fino all’ultimo con queste carrozzelle che hanno portato personaggi di tutti i tipi. Le carrozze e i cavalli erano particolarmente curati, ci tenevano tutti a fare bella figura.”

Michele Cinque

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