Berlusconi linea dura sui rifiuti: nessuno ci fermera´

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Berlusconi assicura che lo Stato stavolta “non consentira’ a nessuno” di fermarlo in quello che e’ una guerra contro i rifiuti e intanto blinda il decreto in discussione alla Commissione ambiente alla Camera. Nessuna limatura nemmeno alla discussa ‘superprocura’ tanto criticata dai pm napoletani.  

L’opposizione, pero’, non sembra del tutto d’accordo e chiede modifiche al provvedimento. Poi su Chiaiano il premier dice: ‘Idonea come discarica, sara’ protetta come zona militare’. Pieno appoggio a Bertolaso:’uomo vero che non si fa intimidire’. “Non esistono profili di incostituzionalita’ nel decreto e il nostro giudizio e’ fondato sul parere di autorevoli costituzionalisti”, chiude Berlusconi, smentendo di netto le voci che il governo avrebbe dato corso ad un ripensamento, dopo il documento di 72 pm della procura di Napoli contro la concentrazione sul solo Procuratore capo di Napoli di tutte le inchieste per reati ambientali.
“La Superprocura – difende la scelta il premier – serve ad evitare che singoli magistrati locali possano rompere il circuito positivo. E’ necessario avere un unico responsabile in grado di prendere decisioni”.

Matita blu anche per i giudici protagonisti dell’inchiesta sulla attivita’ dei precedenti commissariati, che ha creato un danno grave . “I giornali hanno parlato di una ‘inchiesta ad orologeria’, uscita quattro mesi dopo la richiesta al Gup e il giorno prima dell’entrata in vigore del nostro decreto.
Una inchiesta – punta il dito Berlusconi – che ci ha arrecato difficolta’ e poteva demotivare persone che per fortuna invece continuano a lavorare con passione ed entusiasmo”.

Il premier parla soprattutto di Guido Bertolaso, l’uomo chiave dell’emergenza rifiuti, che oggi davanti a tutti il governo difende a spada tratta. “E’ un uomo vero – lo incensa il premier – non si e’ fatto intimidire e demotivare come poteva accadere se non fosse stato la persona che e’ e che abbiamo la fortuna di avere nel nostro governo”.

Berlusconi e’ sicuro di essere nel giusto e si impegna di nuovo ad essere a Napoli “tutte le settimane, finche’ non si avra’ la certezza di aver avviato a soluzione il problema rifiuti che non e’ solo di Napoli e della Campania ma di tutta l’Italia”. La strada del decreto e’ quella da continuare a percorrere e il premier – dopo due ore di summit con il Presidente della Regione Antonio Bassolino, il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, sindaci e presidenti di provincia anche di opposizione – assicura che “da loro e’ venuta esplicitamente la volonta’ che il decreto non cambi ed abbia iter veloce”.

Tanto e’ certo Berlusconi di essere sulla via giusta, da definire senza timori “Chiaiano sito idoneo”, dopo la rivolta e a prescindere dalla tregua siglata domenica scorsa con le comunita’ locali grazie alla promessa di ulteriori analisi sulla compatibilita’ ambientale del luogo. “Useremo l’esercito per garantire giorno e notte la possibilita’ di accedere ai siti – annuncia invece perentorio – Chiaiano sara’ definita zona militare e la discarica sara’ protetta. Chi si opporra’ sara’ perseguibile penalmente”.

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