A Salerno proctologia e chirurgia del fegato

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Informare e formare per una giusta politica di prevenzione”. E’ stato questo il messaggio idealmente sottoscritto nel corso della IV° Giornata Proctologica e Chirurgia del Fegato che  si è appena conclusa presso il Grand Hotel Salerno con la partecipazione di 300 medici ed un gemellaggio con i medici d’oltralpe, grazie al primo incontro italo-francese del settore.

Tra le presenze più qualificanti quella di Antonio Longo, direttore del dipartimento di Colonproctologia e Malattie del pavimento Pelvico del “St. Elisabeth Hospital” di Vienna, al quale si deve lo studio di una tecnica indolore per la cura dei prolassi rettali adottata ormai in tutto il mondo.

In Italia il 30% delle donne soffre di questa patologia; percentuale che non viene smentita nel territorio salernitano. L’importante assise è stata l’occasione per riflettere su un dato: la scarsa informazione dei cittadini. Da un documentario realizzato da Telediocesi Salerno è stato infatti dimostrato che al riguardo esiste ancora tanta disinformazione.

Dal video è emerso che molti cittadini ignorino persino il significato della parola “proctologia” e l’esistenza della specifica branca medico-specialistica. “C’è ancora tanta diffidenza verso questi trattamenti – ha sottolineato Attilio Sebastiano, presidente del congresso – I pazienti quando vengono a consulto dicono già come vogliono essere trattati solo perché hanno visto su internet ma senza avere una vera idea di quello di cui si parla”.

Sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Montinaro, Presidente dell’Associazione Nuova Scuola Medica Salernitana; Raffaele Ferraioli per la Fondazione Scuola Medica Salernitana nonché in veste di delegato alla sanità per il Comune di Salerno; Renato Cascone, direttore della Formazione-Educazione Sanitaria dell’Asl Sa1; Alfonso Giordano, direttore sanitario P.O. M. Scarlato di Scafati e Angelo Pasqualino Aliberti, sindaco di Scafati.

A moderare gli interventi sono stati Attilio Sebastiano, responsabile del Centro di Proctologia dell’Ospedale di Scafati e coordinatore per la SIUCP per Scafati e Salerno, e Giancarlo Ionta, Direttore della U.O. di Chirurgia dell’Ospedale M. Scarlato di Scafati, in veste anche di presidenti del congresso. Nella seconda giornata di quest’ultimo si è parlato soprattutto di chirurgia epatica, mettendo in evidenza i traguardi raggiunti sul territorio salernitano, in particolare presso l’Ospedale di Scafati, un centro di eccellenza.

“Si è discusso – spiega Giancarlo Ionta – del trattamento multimodale delle metastasi epatiche che allunga e migliora la vita del paziente, attraverso un approccio non più tradizionalmente solo chirurgico”.  Dai più voci è stato sottolineato il primato tagliato in questi anni dal reparto di chirurgia dell’ospedale di Scafati e dell’impegno divenuto atto concreto dell’Asl Sa1 di puntare sempre di più sulla formazione dei suoi operatori sanitari, anche se come ha sottolineato Giordano nel suo intervento “la struttura di Scafati oggi paga le conseguenze di un mancato intervento di ristrutturazione che andrebbe fatto anche a stretto giro nel rispetto dei criteri di accreditamento”.

Sulla crescita professionale degli operatori salernitani ha concordato anche Longo che nel suo intervento ha aggiunto: “E’ mai possibile che questa terra debba essere conosciuta per la spazzatura; quando, invece, ha dato i natali a personaggi importanti e continua a offrire professionalità, in campo medico, di tutto rispetto”.

Un passo importante compiuto a Salerno è stato poi il legame stretto con l’antica scuola medica di Montpellier che la pari di quella di Salerno vanta una importante tradizione. E proprio da questo aspetto che si è partiti per lanciare il futuro dello studio della proctologia. Uno scambio di studi e di opinioni che hanno portato a sancire una sorta di gemellaggio tra i due importanti centri europei. A far da interpreti in questi giorni sono state le allieve del liceo linguistico di Salerno, Alfano I.



                       Michele De Lucia

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