Netturbini: stop nazionale ma a Napoli restano al lavoro

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ROMA – Sciopero nazionale e manifestazione a Roma per chiedere il rinnovo del contratto della categoria, scaduto da oltre un anno.
I netturbini di tutta Italia sono scesi ieri in piazza, garantendo però i servizi minimi essenziali, soprattutto a Napoli dove l’emergenza rifiuti non accenna a dare tregua.
E proprio nel capoluogo campano, nonostante l’impegno preso dagli operatori ecologici nel corso di un incontro tenutosi lunedì con il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro affinché fosse garantita la raccolta, sono rimaste in terra 3mila tonnellate di rifiuti, sulle 7.200 che ogni giorno l’intera regione produce.
Alla base della protesta dei sindacati autonomi e confederali ha spiegato il segretario generale della Fp-Cgil Carlo Podda, «le esternalizzazioni e gli appalti. Chiediamo che ci sia un unico contratto del settore, sia per quanto riguarda il settore pubblico sia per quello privato» ha detto. E quanto ai problemi di Napoli, il sindacalista ha sottolineato che si è fatto in modo che «non si sommassero ulteriori disagi a quelli già esistenti». Allo sciopero, secondo fonti sindacali ha aderito l’80 per cento della categoria.













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fonte.corriere.com

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