ELEZIONI: DA NAPOLI A ROMA L’ESODO DEI POLITICI, CHI FUGGE E CHI RESTA?

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Dopo Bassolino, con molta probabilità anche Rosa Russo Iervolino si troverà costretta a un rimpasto di giunta. A differenza del primo, costretto a cambiare dopo la tempesta giudiziaria che ha visto l’arresto di due assessori, il sindaco di Napoli dovrà far fronte a un nuovo assetto dell’esecutivo cittadino a causa delle elezioni del 13 e 14 aprile. Diversi infatti i rappresentanti della maggioranza di centro sinistra che potrebbero candidarsi per un seggio a Montecitorio o a palazzo Madama. La novità del partito democratico sta attirando l’interesse di consiglieri e assessori, intenzionati a fare il grande salto. Per ora, il primo scoglio per il sindaco sarà trovare il sostituto per la poltrona di presidente del consiglio comunale. Leonardo Impegno appunto, sembra aver già scelto Roma a Napoli. I partiti dovranno decidere entro il 9 marzo i nomi che andranno comporre le liste elettorali per Camera e Senato e, con l’attuale legge, in molti prima di lasciare l’attuale poltrona aspetteranno una candidatura blindata. Se i rappresentanti locali del centrosinistra attendono l’eventuale convocazione di Walter Veltroni, quelli del centrodestra, su tutti an e forza italia, osservano quando accade nel partito delle libertà di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Per i rappresentanti campani di forza italia e an, il dubbio è che la scelta di confluire in un unico partito riduce il numero delle candidature sicure. Dopo due consiliature nell’Aula del centro direzionale, il vice presidente del consiglio regionale Salvatore Ronghi e il capogruppo Franco D’Ercole sembrano essere gli unici certi per il grande salto nella politica che conta. Chi non ha di questi problemi sono i luogotenenti di Pierferdinando Casini. L’udc infatti correrà senza alleati e ciò significa che ci saranno maggiori possibilità di avere un posto in cima alle due liste elettorali della Campania

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