POSITANO, IL CENTRO IN GABBIA foto

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Piazza dei Mulini ingabbiata e la Spiaggia Grande con lavori in corso così si presenta la perla della Costiera Amalfitana a gennaio. L’unica edicola della parte bassa del paese aperta d’inverno, dai Mulini alla Spiaggia Grande, quella di Nino La Camera, è praticamente ingabbiata, sulla spiaggia la situazione non è migliore, e lascia pensare che sia tutto chiuso, mentre c’è, e va segnalato perchè ha rispettato le regole ed il paese rimanendo aperto, un ristorante aperto, Le Tre Sorelle. Il motivo? I lavori per la pavimentazione della piazza che dovrebbe presentarsi per la prossima primavera con il basolato al posto dell’asfalto. “Ci vuole un pò di pazienza – spiega l’assessore alla mobilità Salvatore Cuccurullo -, stiamo facendo il più presto possibile, in un paio di settimane i lavori saranno competati.” Intanto ci sono pervenute anche delle proteste per il possibile danneggiamento dei grandi Pini d’Aleppo, che si trovano lungo il percorso dei lavori del cosìdetto “Stradone” che stanno proseguendo celermente anche se in questi giorni non si sono visti gli operai all’opera. Sono nove i Pini d’Aleppo, che hanno quasi quarant’anni (non compaiono infatti nelle sequenze di “Leoni al Sole”, il film di Vittorio Caprioli girato nel 1961), alti fra gli otto e i dieci metri, e che oramai fanno parte della caratteristica cartolina di Positano.I lavori hanno portato ad alcuni tagli ed qualche incisione corteccia. Nulla di gravissimo, perchè le radici in genere sono ramificate profonde, anche se la mortalità dei pini per incisioni sulla cortecciaè molto elevata. “Ci si chiede se questi lavori si stiano tenendo con la presenza di un esperto botanico – ci dice un osservatore -, noi non lo abbiamo visto.” I pini non sono al momento a rischio, ma la preoccupazione è legittima, visto che i tagli possono pregiudicarne la loro esistenza; già c’è stato infatti un episodio di danneggiamento di pianta storica di Positano dovuto a superficiale attenzione durante i lavori di sistemazione della Piazzetta Edna Lewis, l’episodio fu denunziato su questa testata ed ha spinto l’Amministrazione Comunale ad intervenire sollecitamente per il ripristino della pianta danneggiata con una della stessa specie . L’effetto potrebbe essere quello di creare maggiore spazio sullo stradone, con la conseguenza però di impoverire lo scenario della spiaggia che si sta vedendo comunque invasa da una notevole quantità di cemento, seppur giustificata dai necessari servizi (allacci etc) e dalla pedonalizzazione del transito. Funzionale anche alla circolazione di mezzi, ormai sempre più frequenti da quando la strada per il depuratore via utilizzata di fatto per molti come accesso rotabile alla spiaggia grande. “Per Pasqua termineranno i disagi – dice il sindaco Domenico Marrone -, i lavori stanno procedendo bene, gli alberi non sono a rischio e la passeggiata sarà sistemata.” I lavori stanno procedendo, anche se in questi giorni solo ai Mulini, mentre in spiaggia non si fa nulla, ma gli amministratori, il sindaco e l’assessore Cuccurullo li seguono e cercano effettivamente di ridurre al minimo i disagi, ma ci sono molti aspetti di questi e altri lavori che hanno fatto sollevare perplessità ad alcuni operatori della Spiaggia Grande, dall’intervento verso le cabine dei pescatori, che per alcuni si dice possa metterle a rischio perchè spostate più in alto, poi dai lavori dello stradone che va dall’Incanto verso la Buca, che qualcuno ritiene rialzati con il rischio di debordo di acqua e di perdita di spazio pubblico, agli scavi sul molo al di sotto del Covo dei Saraceni, sul come saranno sistemati se questi spazi saranno solo di utilizzo pubblico e come vengono regolamentati, ai lavori che sono previsti a Fornillo. Apprezzabile, e doveroso, il tentativo di riqualificazione della spiaggia, ma l’impressione è che vi è poca attenzione da parte dell’opinione pubblica per i lavori della zona economicamente e turisticamente più importante del paese.L’auspicio è che si faccia comunque di tutto per limitare l’intervento del cemento al minimo indispensabile, tutelare il verde gli interessi collettivi e lo spazio pubblico.

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