POSITANO, VERRANNO RIVISTI I LAVORI AL VALLONE PORTO foto

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Positano. I lavori del Comune di Positano per il Vallone Porto forse si fermeranno in attesa di rivedere il progetto (nella foto il rendering realizzato dal WWF di Sorrento). Il Comune di Positano si è detto disponibile a rivederlo, se però gli viene concessa una proroga.  E’ quello che è emerso  nella Commissione Regionale Ambiente presediuta dall’onorevole Ragosta questa mattina dove erano presenti tutte le associazioni ambientaliste da WWF (che ha condotto la battaglia dall’inizio), Italia Nostra e Lega Ambiente, assenti le associazioni di Positano, non invitate, Posidonia e Gea, che avevano espresso però le loro contrarietà e perplessità con istanze, richieste e un documento ufficiale in un incontro al Comune di Positano, inviato all’autorità di Bacino, agli atti, a dimostrare le perplessità dei cittadini  Entro il 31 luglio si dovevano completare i lavori e il bando ancora non è stato fatto, mentre la Comunità Montana dovrebbe apprestarsi ad iniziare a settimane i suoi, dove, però, non vi sono state contestazioni particolari da parte degli ambientalisti perchè riguarda la parte bassa del Vallone, verso la spiaggia di Arienzo, antropizzata e già oggetto in passato di interventi.  Uno stop temporaneo ai lavori del Comune di Positano per l’oasi Vallone Porto dalla Commissione Regionale Ambiente. “Noi ci siamo detti disponibili a rivedere il progetto e così anche tutti gli altri enti – dice il vicesindaco Gaetano Marrone -, tutto è legato alla proroga che deve concederci la Difesa Suolo perchè il Comune, proprio perchè il progetto era in discussione con gli ambientalisti, non ha ancora avviato la gara d’appalto, ma entro il 31 luglio si dovevano ultimare i lavori per non perdere i fondi.”
Sono arrivate dunque in Regione le contestazioni per i lavori del Vallone Porto, l’unica area Sic (sito interesse naturale) di Positano che rischia di scomparire a causa di lavori di bonifica di circa 500.000 euro, progettati dall’ingegnere Amalia Pisacane e voluti dalla Comunità Montana Penisola Amalfitana e dal Comune di Positano, che prevedono interventi e briglie di cemento contestati dal WWF e da tutte le associazioni ambientalistiche.
Il WWF è convinto che i lavori progettati non rispettino affatto le rigide normative di tutela e di salvaguardia dell’ecosistema imposte nell’area (Sito di interesse Comunitario e zona A del Parco dei Monti Lattari).
“E’ a rischio la sopravvivenza di un ecosistema tanto prezioso quanto delicato – dichiara Claudio d’Esposito responsabile del settore flora – caratterizzato dalla presenza di piante e animali in via d’estinzione e perciò super protette come le “felci pteris”, la piccola “salamandrina dagli occhiali”, il “pipistrello ferro di cavallo maggiore”, rapaci notturni ed altro!”
“E’ una battaglia dura quella che il WWF sta portando avanti da mesi – dichiara Andrea Fienga responsabile del WWF Sezione Penisola Sorrentina – per salvare uno degli ultimi angoli incontaminati dell’intera costiera amalfitana e sono in tantissimi tra cittadini, esperti e professori universitari a trovare questo progetto oltre che devastante per l’ecosistema anche inutile a risolvere il rischio paventato e compromettente per il naturale rinascimento della sottostante spiaggia di Arienzo”. “Questo progetto è finanziato con denaro pubblico – dice Vito Casola, presidente dell’associazione locale Posidonia, che ha votato un documento all’unanimità  -, e ci auguriamo che i politici della Regione Campania si convincano a dirottare questo mezzo miliardo di euro su altri progetti che sono realmente utili alla collettività. Il nostro auspicio è che questo intervento non venga proprio fatto in nessun modo nell’area ma che questi soldi si spendano meglio nell’interesse di tutti”.  Intanto si sta vagliando la possibilità, anche con il Forum delle Associazioni ed il Forum dei Giovani di Positano,  di organizzare per il 10 febbraio prossimo, una manifestazione pacifica al Vallone Porto, che è una delle aree più rilevanti dal punto di vista ambientale della Costiera Amalfitana e del Parco dei Monti Lattari,  ma che ancora pochi conoscono, prima che sia oggetto di qualsiasi tipo di intervento, per farne ammirare la bellezza dell’integrità di quest’area unica al mondo nel suo genere, così ricca di emergenze naturalistiche, straordinari anfratti, vegetazione e fauna, ma anche storia e arte, per le significanti presenze umane e pregna di significati per le future generazioni alle quali vorremmo ancora trasmetterla.

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