RIFIUTI RIAPRE TAVERNA DEL RE, E´ RIVOLTA

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La notte tra Natale e Santo Stefano sono stati circa 35 gli interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Napoli per spegnere i roghi appiccati dai cittadini esasperati per il perdurare dell’emergenza rifiuti. Sono oltre 100 gli incendi di spazzatura spenti nelle ultime 24 ore. Melito, Casoria, Afragola, Quarto e i paesi del Vesuviano le aree maggiormente interessate dall’attività dei pompieri, ma anche nelle periferie del capoluogo la situazione è ancora di emergenza, nonostante l’attività di raccolta straordinaria dell’Asia, l’azienda speciale di igiene ambientale del Comune. I vigili del fuoco stanno fronteggiando gli incendi dei cassonetti con personale ridotto a causa delle festività natalizie e sono chiamati ad un superlavoro per intervenire nelle diverse zone della provincia dove si segnalano i roghi dei rifiuti.
Il sito di Taverna del Re a Giugliano riapre i battenti con un provvedimento del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania Alessandro Pansa. A comunicarlo è il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela, che commenta: «Ci opporremo, come abbiamo sempre fatto, in tutte le sedi giudiziarie contro questo nuovo provvedimento». «Rimarremo accanto ai cittadini che da mesi presidiano pacificamente l’ingresso della discarica – aggiunge Taglialatela – per chiederne la chiusura definitiva e la bonifica del nostro territorio». Sono in corso due procedimenti attivati dal Comune di Giugliano, e ancora in via di definizione, per ottenere la chiusura del sito di stoccaggio di Taverna del Re. La presentazione del ricorso ex art. 700, il 29 novembre scorso aveva prodotto uno stop temporaneo allo stoccaggio, legato alle prescrizioni delle autorità sanitarie riguardo la copertura delle balle e l’irreggimentazione delle acque piovane. Si attende, inoltre, dopo la presentazione del ricorso ex art. 669 duodecies avverso la decisione del commissariato di governo di riprendere a scaricare dopo lo stop imposto dal Tribunale civile il 29 novembre, l’esito dei sopralluoghi dei due consulenti nominati dal giudice. Cumuli di immondizia in fiamme a Napoli e in provincia e per fronteggiare il dramma riapre la discarica di Giugliano, che il commissario Pansa aveva chiuso appena una settimana fa. Intanto ad Aversa, intorno alle 17, una cinquantina di manifestanti hanno provato a bloccare un treno ma vengono fermati dai passeggeri che urlano: «Siete pagati da qualcuno, fateci passare». Il convoglio, dopo alcuni minuti di stop, ha ripreso la sua corsa. La protesta dell’osservatorio rifiuti di Aversa unito agli esponenti del del comitato Taverna del Re diGiugliano si è spostato verso le 19 sulla «Variante», il quadrivio principale del centro casertano. Sono stati rovesciati diverse decine di sacchetti per occupare la carreggiata. Alcuni momenti di tensione si sono registrati con un automobilista che voleva ad ogni costo oltrepassare la barriera umana. La polizia controlla a vista il presidio.
A Napoli, disagi attenuati grazie all’attività di raccolta straordinaria dell’Asia, ma la situazione si fa drammatica nel resto della provincia, dove ci sono 35 mila tonnellate di rifiuti ancora in strada. Intanto si stanno esaurendo gli spazi provvisori di stoccaggio e nei prossimi giorni l’emergenza potrebbe ripresentarsi con maggiori disagi anche nel capoluogo. Negli impianti di Cdr, dove si producono le cosiddette ecoballe» si è lavorato ma a ritmi ridotti. Sono 1.400 le tonnellate di rifiuti ancora in strada a Napoli, ma nel centro cittadino e nei quartieri residenziali, come il Vomero, la situazione sta tornando alla normalità. Ancora disagi in periferia, con cumuli di immondizia sui marciapiedi nei quartieri di Pianura e Ponticelli.
Vigili del fuoco impegnati per l’intera giornata di Natale nel Casertano per domare decine di roghi di immondizia data alla fiamme in diversi comuni dai cittadini esasperati per il prolungarsi del mancato prelievo dei rifiuti ammassati a tonnellate lungo le strade e le piazze, in prossimità delle abitazioni ma anche degli edifici pubblici. I pompieri sono intervenuti in vari punti del capoluogo, a S.Maria Capua Vetere, ad Aversa e nei comuni limitrofi per circoscrivere e domare gli incendi che hanno minacciato anche di estendersi ad alcuni edifici. L’emergenza rifiuti in provincia di Caserta è legata alla mancanza di un sito di conferimento dell’immondizia prodotta nell’impianto Cdr di S.Maria Capua Vetere ed anche dalla chiusura, disposta dalla magistratura per motivi igienico-sanitari, della discarica di Lo Uttaro. Il commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Campania, Alessandro Pansa, ha individuato in provincia di Caserta, a Pignataro Maggiore e a Carinola, due siti per l’apertura di una discarica e di un centro di deposito di «ecoballe», ma le popolazioni delle due comunita’ stanno protestando da giorni per scongiurare l’allestimento dei siti.
Rallentate, come detto, le attività dei Cdr: per la mancanza di siti di stoccaggio risulta complicato collocare le ecoballe prodotte. Se la situazione dovesse perdurare, c’è il rischio che si arrivi ad un blocco anche della raccolta. Entro metà della prossima settimana sarà pronto il sito di stoccaggio di Casalduni nel Beneventano ma i tempi sono ancora lunghi per gli altri cinque siti individuati dal commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti. In queste ore si sta fronteggiando la situazione facendo ricorso a siti provvisori di trasferenza per il rifiuto «tal quale», cioè quello prelevato dal cassonetto

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