Attualià di Aristofane.

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    Sabato 24 nov. Ore 21:00
    Domenica 25 nov. Ore 19:00
    Sala ICHOS teatro via s. Nicandro 62  S. Giovanni a Teduccio Napoli
     
    Lunedì 26 nov. Ore 21:00
    Teatro Augusteo, piazzetta Augusteo
    Serata di gala “ridere per educare” a cura dell’associazione “carcere
    possibile onlus”
     
    Da Giov. 27 a Dom. 30 dicembre 2007
    Nuovo Teatro Nuovo, via Montecalvario
     
    “I liberanti” presentano
    Nuvole
    Studio su Aristofane di Antonella Monetti con i detenuti della c.c.
    Lauro
     
    interpreti: Michele Vitale, Franco Saviano, Luigi Casillo, Riccardo
    Marchitello, Gianfranco Scelzo.
    il filosofo Antonio Cuomo
    regia video di Piero Vivenzio
    allestimento Chicca Bartolomeo, Marco Zezza.
    collaborazione musicale Leonardo De Lorenzo
    tecnico Peppe di Giovanni
    ideazione e regia Antonella Monetti
     
    sinossi
    Il contadino Strepsiade, “lazzariato” dai debiti contratti a causa
    della  propria debolezza verso i capricci di suo figlio Filippide,
    appassionato di cavalli, decide di prendere lezioni di filosofia per dimostrare
    con un ragionamento brillante quanto sia ingiusto ripagarli.
    L’esito dell’acculturamento della famiglia sarà imprevedibile.
     
    Note di Antonella Monetti 
    “Divertendosi nella lettura del testo di Aristofane, i miei attori hanno
    fatto man bassa di ogni cosa che riconoscevano.
    Strep:“ Chella serpe ‘e muglierema è devota a Venere,
    figliemo al dio denaro, e io sto qua ridotto in schiavitù …”
    I caratteri della commedia greca, le situazioni, la comicità perfino
    greve, si sono immedesimate negli interpreti di oggi: cittadini reclusi
    per cui il teatro è presa d’aria, teatranti senza esperienza e senza
    passione, teatranti di talento e di ventura, filosofi infine e grandi
    oratori, salvo poi perdersi.
    Socr:“ …  giammai farai del denaro il tuo dio!
    Se aneli alla loquacità, alla saggezza e alla filosofia
    il tuoi dei siano il caos, la lingua e le nuvole!”
    Così, spensieratamente, nella tensione contro la forza di gravità verso
    l’empowerment, Socrate sospeso al tetto della sua casetta diventa il
    “cellante” un pò filosofo sospeso dai benefici di legge per i permessi
    premiali. La sua presenza è video registrata in una cassetta di
    contrabbando che costa “nu millino… mill’euro!”.a Strepsiade-Michele
    Ma non c’è prezzo per l’emancipazione: chi è più in alto nella scala
    della cultura non paga i debiti, sa come manipolare giudici e testimoni,
    sa come vincere i processi.
    Strep :“ … e che c’entrano mo sti nnuvole?”
    Socr :“ ‘E nnuvole Miché… io a rint ‘o passeggio je veco sulo ‘e
    nnuvole:
    divinità potenti pe chi tene ‘e problemi comme nuje…
    So loro ca t’insegnano a penzà, a parlà e a nun pavà cchiù e riebbete…”
    Paga con gli interessi chi nel presente sconta debiti tanto vecchi che
    sembrano appartenere ad un’altra vita e chi“tiene i precedenti” e viene
    giudicato “in base al passato”: queste le questioni che pongono i
    liberanti attraverso Aristofane.”
     
     
     
     

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