Striscioni anti-Napoli, il giudice chiude la Curva Nord ai tifosi interisti

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Ammenda di 30 mila euro e chiusura del secondo anello della Curva nord nella prossima gara. Questa la punizione che il giudice sportivo ha inflitto all’Inter per gli striscioni e i cori anti-Napoli esposti dai tifosi nerazzurri in occasione di Inter-Napoli, lo scorso 6 ottobre.


Nella sentenza gli striscioni sono stati definiti “insultanti per i tifosi avversari e, soprattutto, per la città di loro provenienza”. Di “analogo tenore spregiativo” sono stati considerati i cori partiti da quel settore dello stadio.

Il giudice non ha però adottato provvedimenti più severi in quanto, pur valutando “la particolare gravità del fatto per la provocatoria aggressività che connota le espressioni adottate” ha considerato, per converso, “la riferibilità in via esclusiva di tali comportamenti discriminatori ad un circoscritto e delimitato settore dello stadio, nonché l’assenza di specifici precedenti a carico della società oggettivamente responsabile”. Così nella prossima gara gli ultras se vorranno vedere l’Inter dovranno accomodarsi in tribuna.


Il nuovo Codice di Giustizia sportiva
Per la prima volta è stata applicata una norma del nuovo Codice di Giustizia
Sportiva (l’art. 18 comma 1), entrato in vigore con la nuova stagione calcistica. A differenza del passato, in cui come sanzione penalizzante per la società e per i tifosi era prevista la gara a porte chiuse, pertanto la chiusura ai tifosi di tutto lo stadio, ora il giudice sportivo può decidere di vietare lo stadio a un
settore preciso, individuato come “colpevole”. 


FONTE: RAINEWS24


                                      MICHELE DE LUCIA

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