Vico Equense ritrovato morto il turista disperso sul Faito

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È stato da poco ritrovato il corpo senza vita del un turista di nazionalità canadese, disperso in località monte Faito, del quale non si hanno notizie dal 18 settembre scorso. Una vicenda che ha tenuto con il fiato in sospeso Sorrento Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana
Il corpo è stato ritrovato da una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) – Servizio Territoriale della Campania che ha perlustrato la zona interessata dalle ricerche nella giornata di ieri e tutta la mattinata odierna.
Il corpo è stato ritrovato in fondo ad un dirupo, ormai senza vita, nel quele il turista è precipitato probabilmente per una scivolata. Sul posto sta giungendo il Magistrato di turno, per le eventuali autorizzazioni al recupero della salma che verrà effettuata da tecnici del C.N.S.A.S. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dai Carabinieri di Vico Equense.  La mattina della scomparsa  quassù era brutto tempo. Cupo. E c’era nebbia, una nebbia fitta, insidiosa. “Dal bancone del mio bar – Dice un testimone -,   l’ho intravisto che scendeva le scale alla stazione della funivia che mi sta proprio di fronte. Camminava sicuro: alto, ben piantato, vestito da trekking col cappello da cow boy, senza nessuna cartina fra le mani come chi sa già dove vuole dirigersi. C’era nebbia, ripeto. Si vedeva poco ma ne sono sicura: era lui. Fissando da lontano quell’omone, mi son detta con tenerezza: di sicuro è uno straniero. E ho pensato: ma dove si avviano ’sti matti fissati per l’avventura, chè oggi qua non si vede a un metro e c’è pericolo di precipitare?». La signora Lucia gestisce il bar Papillon, a sinistra sulla piazza della funivia quassù al monte Faito. Sole forte, oggi, però è ora di pranzo e fa già freddo pungente. Mille e passa i metri di altitudine, per arrivarci ci si arrampica a mozzafiato, lungo la statale 269 che va zigzagando oltre le nuvole, fino a carezzare lembi di cielo. Oggi il piazzale è affollato. Come nei giorni di festa, quando quassù nei boschi la gente arriva per i ristoranti e la scampagnata. Ma non c’è nessuna festa, oggi. La piazza è affollata dagli uomini e dai mezzi dei carabinieri, presenti in massa insieme alla guardia forestale, ai volontari del Faito che conoscono a memoria sentieri e anfratti e agli specialisti del soccorso alpino speleologico, ragazzi che da ore e ore si  si sono calati nei dirupi più inaccessibili nel tentativo di ritrovare ancora vivo Murray Klein, l’avvocato canadese di 56 anni appassionato di trekking di cui non si hanno notizie ormai da tre giorni e tre notti. Ricerche massicce. Senza risparmio. La scorsa sera è stato utilizzato anche un elicottero dotato di sensori a raggi infrarossi in grado di rilevare dall’alto il calore di un eventuale corpo umano. Ieri anche Sonia, la bionda moglie dell’avvocato scomparso, è sul piazzale della funivia. Vestita da trekking. Vi è giunta a bordo di una Peugeot 206 color carta da zucchero, insieme ai due amici, anch’essi canadesi, con cui si è subito messa alla ricerca del marito lungo i sentieri di cui le aveva accennato, il 36 e il 50.. Quindici squadre, di otto persone ciascuna. Le unità cinofile. E poi gli elicotteri, che fino a sera hanno sorvolato il monte Molare e l’area della chiesa di san Michele e le pendici che scendono verso Positano nonchè quelle in direzione di Castellammare. Centinaia di persone impegnate. I carabinieri del battaglione Campania. Eppure, niente.  «Gli scout che qui si persero nel 2003 avevano con sé il telefonino. Fu facile ritrovarli. La donna che cadde raccogliendo funghi e si ferì venne invece individuata nel giro di poche ore da un elicottero. Ora, invece…». «Di notte qui la temperatura scende parecchio. Se è ferito, potrebbe provare gravi difficoltà a resistere.

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