Positano (SA). Umberto Esposti. foto

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    Umberto Esposti vuole esporre a Positano e nei prossimi giorni potrebbe essere definita una data per la mostra, tra fine 2007 ed inizio 2008, che potrebbe essere un evento per la perla della costiera. L’artista ha in corso trattative con un accorsato punto turistico di riferimento. Segnaliamo che Umberto Esposti si sposterà in Campania da settembre a dicembre 2007 per un giro di tre mostre, già stabilite, in luoghi di successo dell’arte contemporanea. Sarà da venerdì 14 a martedì 25 settembre nei nuovi ambienti, curati dalla gentile e competente Lia Polcari, alla Libreria Evaluna, a Piazza Bellini n. 72 a Napoli, per la mostra “Percorsi e tragitti”; sarà da venerdì 28 Settembre a sabato 27 ottobre nello spazio, ottimamente coordinato dall’architetto Giuseppe Bellone della Libreria Guida di Capua (CE), al Corso Gran Priorato di Malta n. 25, per l’esposizione  “Percorsi e sentieri”; sarà da domenica 28 ottobre a domenica 2 dicembre negli accoglienti ambienti, ben organizzati dal capace ed appassionato Tommaso Giaquinto, del Complesso Turistico “Arco di Magliano”, in Via Magliano a Montoro Superiore (AV), per la rassegna “Percorsi e piste”. In tutte e tre le occasioni ci saranno i contributi di Pino Cotarelli, esemplare operatore culturale, e di Franco Lista, illuminato architetto e docente universitario e verranno distribuiti un nuovo catalogo ed un fresco “cd”. Umberto Esposti è nipote di Lucio Fontana, astro globale dell’astrattismo, e conserva del grande zio la voglia della ricerca. Umberto Esposti ha frequentato le case ed i laboratori lombardi e liguri dello zio; quindi è stato, fianco a fianco, con il maestro dell’astrattismo. Umberto Esposti lavora riabilitando oggetti dismessi e riconverte materiali di risulta e gli piace, anche, molto lavorare le plastiche e, proprio in quest’ultimo periodo, cerca, quindi, di confermare il “fil rouge” che si rintraccia tra ciò che è costruito e ciò che si va a distruggere o a cancellare. Attese e certezze acute le sottomette a soglie e limiti, ma imprime il suo forte volere, tutto proteso al respiro aperto. Il suo operare è un pudico contatto con la materia ed il sentimento dell’emozione lo spinge ad invadere la tela con cromie forti, nonché segni, segnacoli, segnature, tagli e fori; quasi foruncoli dello spazio sembrano quest’ultimi. La tela bianca la squarcia e la plastica la corrompe per liberare sentimenti e ristabilire altre verità. Il “ductus” del “fare arte” di Umberto Esposti è nel leggere i moti dell’anima ed i sussulti quotidiani, oggi mai pacifici, né sereni. La sua vena intimistica, facendo incardinare l’azione nell’astrazione, estroflette denotazioni linguistiche con questi intriganti e lucidi ultimi lavori, che risultano mute consegne, interessate alle odierne umane vicende. Le accorte redazioni di Umberto Esposti fluttuano in un misurato spazio, ma si ancorano in una pittura-scultura sostanziata da temperature e codici. Il suo gesto penetra la materia e, così, l’artista oltrepassa l’ordinario per riportarci il “senso del mondo”. Il “focus” delle sue redazioni plastico-pittoriche recupera il senso acuto ed intenso della materia e fa scivolare, tra l’altro, sottili aggettazioni combinatorie, nonché contraccolpi d’intelligente specularità.

     

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