PAURA MUTUI USA, L´EUROPA BRUCIA 304 MILIARDI

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    MILANO – L’ondata di vendite sui listini europei ha bruciato in una sola seduta 304,38 miliardi di euro di capitalizzazione. L’indice paneuropeo Dj Stoxx 600 ha infatti perso il 3,56%.

    Nuova giornata di forti ribassi per le borse europee, colpite dai timori per la crisi dei mutui Usa subprime. Il ribasso maggiore lo ha registrato Londra con una perdita del 4,1%.
    Nella tabella la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie europee:
    – Londra                     -4,10%
    – Parigi                       -3,26%
    – Francoforte             -2,36%
    – Milano                      -3,38%
    – Madrid                     -3,72%
    – Amsterdam             -3,75%
    – Stoccolma               -3,21%
    – Zurigo                      -2,76%


    MOODY’S: IPOTESI CRAC HEDGE COME LTCM

    Moody’s scopre le carte e spiega di vedere all’orizzonte un nuovo rischio Ltcm per i mercati finanziari: c’é l’ipotesi reale di crac di un grosso hedge fund che potrebbe causare “danni non diversi da quelli provocati da Long Term Capital Management nel 1998”.
    “Una conseguenza della possibile rivalutazione del rischio degli asset potrebbe essere la caduta e la disordinata liquidazione di un hedge fund o di un’altra istituzione di sufficiente grandezza da rompere i mercati così come Ltcm minacciò di fare nel 1998”, spiega in una conference call sulle banche Chris Mahoney, vicepresidente di Moody’s.

    Per la prima volta, quindi viene evocatolo lo spettro del Long Term Capital Management, fondo speculativo che nel 1998 mandò a picco i mercati internazionali. Ipotesi tra l’altro che il segretario al Tesoro, Henry Paulson, ex capo di Goldman Sachs, ha escluso nell’intervista di questa mattina pubblicata  dal Wall Street Journal.

    Le considerazioni dell’agenzia fanno leva sul fatto che gli hedge fund registrano perdite su titoli strutturati (cbo), molti dei quali hanno come sottostante i mutui subprime, e su altri asset, provocando dissesti a catena sui mercati.

    FED: NUOVA INIEZIONE LIQUIDITA’
    La Fed ha rifinanziato il mercato con una seconda operazione di pronti contro termine di importo pari a 12 miliardi di dollari, portando così il totale delle operazioni odierne a 17 miliardi. La seconda operazione ha anch’ essa durata 14 giorni.

    NEW YORK ANCORA IN CALO, DOW JONES -1,29%
    Non si arresta il calo della Borsa di New York. Gli indici hanno aggravato le perdite dell’apertura con il Dow Jones a 12.695,88 punti (-1,29%), lo S&P 500 a 1.389,02 punti (-1,26%) e il Nasdaq a 2.429,17 punti (-1,21%). 

    SCIVOLONE DELLE BORSE ASIATICHE
    Seduta difficile per le Borse di Asia e Pacifico, che hanno registrato un nuovo scivolone a seguito degli ultimi sviluppi della crisi dei mutui subprime. Ad accentuare il tracollo dei listini, con Seul (-7%), Tokyo (-1,99%), Hong Kong (-3,7%) e Shanghai (-2%) fortemente penalizzate, ha influito pure il calo delle quotazioni del greggio e dei metalli, che hanno frenato il comparto dell’energia e delle materie prime. Sotto pressione il settore bancario, dopo che l’australiana Rams Home Loans Group (-42% a Sidney), ha annunciato l’impossibilità di rifinanziare debiti per 5 miliardi di dollari di mutui Usa a breve termine.
    Difficoltà nel settore anche per il colosso giapponese Mizhuo (-3,6%) e per la coreana Woori (-4,6%), mentre a Sidney ha segnato il passo National Australia Bank (-2,7%). In campo petrolifero e minerario in forte calo Bhp (-2,1%) a Sidney e Sumitomo Metal Mining (-4,5%) a Tokyo. Ma la crisi finanziaria ha ripercussioni anche tra i beni ciclici, dalle auto, con Toyota (-2,63%) e Mitsubishi (-3,98%), all’elettronica con Toshiba (-5,41%), Nikon (-4,9%) e Sony (-1,81%), malgrado l’esordio con botto sul Nyse del tecnologico VMware, che la vigilia di Ferragosto ha guadagnato il 75% nonostante l’imperversare della crisi dei mutui subprime.
    Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico: – Tokyo -1,99% – Hong Kong -3,70% – Shanghai (ancora in corso) -2,02% – Taiwan -4,56% – Seul -7,00% – Sidney -1,32% – Bombay (ancora in corso) -3,40% – Singapore (ancora in corso)-3,52% – Kuala Lumpur -3,69% – Bangkok -4,09% – Giakarta (ancora in corso) -6,30%.

















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                                          MICHELE DE LUCIA

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