Costiera Amalfitana a Maiori sulle spiagge libere interviene la minoranza

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    Fonte Comunicato Stampa

    SPIAGGE ATTREZZATE E MINICLUB
    Le recenti disposizioni riguardanti la regolamentazione delle spiagge “libere” di Maiori hanno scatenato discussioni e prese di posizione non sempre basate su fatti concreti. Intendo perciò chiarire i fatti e offrire alcune valutazioni. Nel Consiglio Comunale del 16 Aprile 2006 – Delibera nr. 12 – ho evidenziato “l’opportunità che il fronte del mare, la spiaggia, il porto, il lungomare, fossero affrontati in una logica programmatoria unitaria, e non singolarmente con provvedimenti tra loro scollegati”, e, nel merito del regolamento proposto dall’amministrazione ho confermato “le perplessità sull’incremento della superficie demaniale da adibire a miniclub su alcune variazioni quali la possibilità data ai gestori di miniclub di installare ombrelloni e sedie”, proponendo “di adibire a miniclub un’unica area demaniale, destinando l’altra area demaniale a spiaggia libera attrezzata il cui accesso sia riservato esclusivamente ai residenti”, sostenendo, infine, “che così come impostata la gestione dei miniclub è impropria perché nasconde una gestione di stabilimento balneare.” Pur tuttavia, per quanto riguarda le spiagge libere attrezzate, ritenendo che la situazione delle spiagge nominalmente libere, ma di fatto abbandonate, preda di abusivi, spesso ricettacolo di siringhe usate per drogarsi, sporche e foriere di malattie della pelle, non possa più oltre sopportarsi, ho proposto al regolamento presentato dalla maggioranza i seguenti emendamenti:
    PER LE SPIAGGE LIBERE ATTREZZATE:
    1) affitto giornaliero e senza prenotazione
    2) non consentire prenotazioni ed abbonamenti
    3) riduzione delle tariffe per residenti del 60%;
    4) riduzione a due ad 1 dei miniclub per bambini
    PER MINICLUB E SPIAGGE LIBERE ATTREZZATE
    1) divieto di concentrare gli appalti in testa ad uno stesso soggetto;
    2) esclusione dalla partecipazione di chi è già concessionario a qualsiasi titolo;
    PER MINICLUB
    1) differenziare dimensione ombrelloni e sedie in proporzione al numero dei bambini
    Il Consiglio Comunale ha approvato tutti gli emendamenti, oltre ad altre modifiche regolamentari proposte, salvo quello della riduzione dei miniclub da 2 a 1 (guarda caso quello d’interesse del marito dell’assessora al turismo ed anzi ampliandolo di 2 metri).
    La nostra idea sulla gestione di spiagge, porto lungomare è diversa da quella dell’Amministrazione, ma intanto cerchiamo di migliorarne i provvedimenti nell’interesse dei cittadini; sarebbe stato semplice votare contro e cavalcare la protesta: abbiamo preferito strappare miglioramenti. Come principio generale con l’approvazione del regolamento non si è verificata alcuna sottrazione dei diritti dei cittadini, ma la fruizione a prezzi amministrati di servizi aggiuntivi. Quel che è venuto meno è l’abusivismo dilagante, la sporcizia incombente, la confusione assurda. In sintesi:
    1) l’accesso alle spiagge è libero e gratuito per tutti i cittadini; gli stessi possono passeggiare e stazionare su
    tutto l’arenile;
    2) sul tratto, delimitato, del 30%, i cittadini possono liberamente installare ombrelloni, posizionare sedie, asciugami ecc. senza alcun onere a loro carico;
    3) tutti i bagnanti, paganti e non, usufruiscono gratuitamente del servizio di salvataggio, dell’assistenza sanitaria di primo soccorso, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, delle docce e dei servizi igienici;
    4) sono a pagamento, e solo se richiesti, l’ombrellone e le sdraio.
    Le anomalie sono altre, in particolare in merito alla gara d’appalto per la gestione dei miniclub, va notato che per la spiaggia ad est la ditta S.I.T di Anastasio Antonio (marito dell’assessora al turismo) si aggiudica la gara per 1.812,50; per la spiaggia ad ovest si aggiudica la gara la ditta Reghinna Animation di Criscuolo Teresa per € 25.000,00. Praticamente gli stessi servizi, quasi la stessa estensione di spiaggia, identiche normative da rispettare ed un aumento del prezzo base d’asta in un caso del 45% e nell’altro addirittura del 1900% (millenovecento%).
    Com’è possibile? Perché l’Amministrazione non ha avviato le procedure di cui all’art. 87 del D.L. nr. 163 del 12/04/06 o comunque non si è posto il problema di offerte del tutto anomale? Ci voleva molto per capire che le offerte ricevute hanno viziato tutto il procedimento di gara?
    Ma di anomalo, questa volta non dal punto di visto giuridico, ma etico-politico, vi è il fatto che Anastasio Antonio è il marito dell’assessora al turismo e un suo parente era già implicato nella vicenda dei “provoloni”di S. Maria Olearia, oltre a gestire attraverso altra associazione varie iniziative dell’allora fidanzata ed ora moglie, assessore al turismo. Anche riguardo alla gara d’appalto per i due tratti di spiaggia libera attrezzata, con un prezzo a base d’asta di € 2.500,00 si è avuta una palese anomalia delle offerte (dieci in tutto), che vanno dal 416% (10.400 €) al 5625% (143.125 €). Da una ricerca su internet l’offerta del 5625% è risultata la più alta in Italia mai avutasi per una gara pubblica. Eppure per l’Amministrazione Comunale non si tratta di offerta anomala, quindi la gara è stata normalmente aggiudicata!

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