Ravello, il Comune esce dalla Fondazione

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Gli occhi della Costiera Amalfitana puntati su Ravello, la diatriba che ha tenuto in sospeso la Divina per tutto l’inverno ha avuto ieri, forse, una svolta. In un consiglio comunale infuocato ieri sera la maggioranza guidata dal sindaco Paolo Imperato delibera l’uscita dalla Fondazione. “Abbiamo deliberato l’uscita dalla Fondazione – dice il sindaco di Ravello Paolo Imperato -, prima abbiamo ricostruito la vicenda e abbiamo dimostrato come ci sia stato il fallimento delle iniziative politiche per mediare sulle scelte fatte dalla Fondazione, a un certo punto sembrava ci fosse anche un accordo grazie all’aiuto della Regione Campania e abbiamo fatto anche una proposta alternativa a De Masi facendo sì che le nomine fossero ripartite a tutto il consesso, riservando la nomina di un membro alla minoranza, ma avevamo chiesto il congelamento dell’ultima deliberazione della Fondazione che prevedeva la nomina di Secondo Amalfitano come sovrintendente di Villa Rufolo, fatta mentre eravamo ancora in trattativa a nostra insaputa.” L’uscita dalla Fondazione del Comune di Ravello non dovrebbe essere immediata, in quanto sarebbero da applicare le norme dell’art. 24 del codice civile. E’ una situazione che potrebbe avere delle evoluzioni in quanto a norma di legge l’uscita dalla Fondazione, essendo essa sottoposta alle normative come un’associazione, deve seguire l’iter del preavviso di tre mesi prima. In questo caso la notifica della stessa. L’uscita di fatto, e di diritto, ma, ripetiamo, il condizionale è d’obbligo, dovrebbe operare dal primo gennaio 2008 e in nessun caso ci sarebbero conseguenze sul Festival, gestito dalla Fondazione. Pomo della discordia sarebbe stata la nomina di Secondo Amalfitano a Sovrintendente di Villa Rufolo, nel frattempo al suo posto è stato nominato, dal sindaco prima del consiglio comunale, il vicesindaco  Salvatore De Martino, rivale storico di Amalfitano, nel consiglio generale di indirizzo nella consiglio. Sembra una partita a scacchi infinita, ma in gioco ci sono i destini della Città della Musica, capitale del turismo d’elite della Costiera Amalfitana, e uno sviluppo futuro.  Ma perchè questa scelta clamorosa? “Avevamo chiesto di congelare la nomina del direttore generale di Villa Rufolo nella persona di Secondo Amalfitano, mi sembra inopportuno che il capogruppo di opposizione abbia un ruolo di tale rilevanza. Abbiamo chiesto all’opposizione un percorso comune. Non credo che loro al nostro posto avrebbero accettato che dopo le elezioni uno di noi avesse potuto avere un ruolo così se avessimo perso noi. Ma non si tratta solo di questo, avremmo voluto saperlo.” “La Fondazione non può essere condizionata da veti – ha detto De Masi -, noi abbiamo aperto tutte le porte possibili ed immaginabili, liberando posti al Comune.” Per quanto riguarda il Festival di Ravello sembra assolutamente avulso a queste vicende, l’allestimento procede ed il palco è praticamente pronto, mentre la vendita di biglietti va verso il tutto esaurito,  anche in altre realtà Festival importanti, a seconda dei cambiamenti politici, possono avere questo tipo di situazioni, ma non ne impediscono il successo, soprattutto quando è consolidato a livello internazionale come il Ravello Festival. Per il momento è probabile che il redde rationem fra le due parti sarà rinviato a dopo il periodo estivo, concluso il Festival, dopo i concerti wagneriani a Ravello continerà la musica politica in continui colpi di scena che stanno appassionando la Costiera come in una specie di telenovella a puntate.

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