E´ CLIMA CONTINENTALE, PRESTO ALTRO CALDO

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    ROMA – Clima mediterraneo addio. I guasti del clima hanno portato anche sul nostro Paese un vero e proprio tempo in stile continentale pronto a cambiare letteralmente “per un soffio di vento”. Basta anche una nottata per avere brusche variazioni sia di condizioni meteorologiche, sole-pioggia, che di temperature con sbalzi repentini anche di 10-13 gradi in su o in giù. E’ quello che sta accadendo in questi giorni. A risentirne è anche la salute. A spiegare l’ andamento a singhiozzo della stagione il direttore dell’Istituto di biometeorologia Ibimet-Cnr di Firenze, Giampiero Maracchi.

       “Per il prossimo fine settimana si dovrebbe andare verso una nuova ondata di calore dovuta a un anticiclone proveniente dalla Libia e le temperature – ha detto Maracchi – dovrebbero, ma è solo per ora un’analisi preliminare, risalire anche di 13 gradi”. Uno sbalzo “brusco” sottolinea Maracchi, al quale il tempo ci ha abituato “in questi ultimi 10 anni”. “Ormai – spiega l’ esperto del Cnr – basta che cambi la circolazione delle masse d’aria per avere questi mutamenti repentini. L’ energia che si è accumulata sulla superficie del mare nei giorni scorsi con le alte temperature, con l’arrivo delle perturbazioni scatena nubifragi soprattutto nelle aree a rischio come la Liguria, Genova in particolare, la Versilia e la Garfagnana”. “Rispetto al nostro tipico clima Mediterraneo – ha detto quindi Maracchi – dove le variazioni fino a qualche anno fa erano abbastanza contenute, ora assistiamo a brusche variazioni tipiche del clima continentale nell’ordine anche di 10 gradi in meno in una sola notte”.

       Il tutto con conseguenze non trascurabili sulla salute. “A risentire di questi sbalzi – ha detto Maracchi – soprattutto chi ha problemi cardiocircolatori per effetto caldo-freddo e gli anziani”. I cambi repentini “hanno anche effetti negativi sul sistema nervoso e questo riguarda tutti, portando a una forte instabilità dell’umore”.

       Sul fronte del rischio siccità, queste piogge, ha detto ancora Maracchi “fanno bene ai laghi ma, essendo torrenziali scivolano via e non vanno a rimpinguare la falda”. Inoltre questa è la stagione dove l’evaporazione è maggiore, 6 millimetri al giorno di acqua evaporata che non consente il trattenimento in falda.

       E le previsioni? “Difficile avere un quadro certo con questa grande variabilità – ha concluso Maracchi – ma si può dire che si va verso una stabilizzazione del caldo mentre ad agosto dovremmo avere fenomeni caldo-freddo, pioggia-sole come in queste ultime settimane”. E proprio sul tempo che farà intorno al 20 giugno è prevista un’altra riunione alla Protezione Civile del nucleo di esperti.













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