MONTEZEMOLO ATTACCA: "POLITICA SENZA PROGETTO"

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    ROMA – “In entrambi gli schieramenti sembra mancare la forza per dar vita ad un grande progetto Paese che sappia coinvolgere gli italiani e i cui risultati non si vedranno i tempi brevi”, ha detto all’Assemblea annuale il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. “Si commeta da solo” e’ stata la replica secca di Romano Prodi al termine della relazione all’Auditorium di Roma. “A me sembra che stia salendo…”, ha aggiunto Prodi ai cronisti che gli chiedono se, con la sua relazione, Montezemolo stia scendendo in politica.

    “FALSITA’ DA BERTINOTTI”
    “Quando figure di primissimo piano delle istituzioni – aggiunge Montezemolo – si spingono a dipingere come ‘impresentabile’ il capitalismo italiano, senza che si alzi una sola voce dal mondo della politica a smentire una autentica falsità”, il mondo industriale “deve rivendicare a viso aperto capacità di saper fare il proprio mestiere”.

    “PRIMA TUTTO RIFORMA DELLO STATO E COSTO DELLA POLITICA”
    “La riforma delle istituzioni, della macchina amministrativa e della politica viene prima di tutto”. “La politica – ha aggiunto Montezemolo – è la prima azienda italiana con quasi 180 mila addetti. Il costo della rappresentanza politica nel suo complesso in Italia è pari a quello di Francia, Regno Unito, Germania e Spagna messi assieme”.

    VORREI ITALIA MODERNA, COMPETITIVA IN 2015
    Il futuro del paese e delle imprese non può adagiarsi “sui tempi e i rituali della partitocrazia”. Montezemolo chiede per il 2015 un’Italia moderna, competitiva, concorrenziale e meritocratica. “Non possiamo più permetterci di non decidere, di perdere tempo”.

    “SE LE IMPRESE SONO LASCIATE SOLE LA RIPRESA SI SPEGNE”
    “La ripresa non è ancora consolidata, è fragile, e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli”.  “E’ una ripresa di cui non ci possiamo accontentare”, ha aggiunto il leader degli industriali e bisogna “rimuovere le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena”.

    “QUELLA PENSIONI NON E’ RIFORMA DIFFICILE”
    Sulle pensioni “non si tratta di fare una riforma difficile, ma solo di applicare le leggi esistenti, dalla legge Dini alla riforma Maroni”. Luca di Montezemolo insiste sulla necessità di rimettere mano al sistema previdenziale italiano che corre il rischio, fra pochi anni, di pagare una pensione per ogni salario. Su questi temi, “vorremmo confrontarci con un sindacato che guardi un po’ meno al passato e un po’ più al futuro. Un sindacato che vuole essere classe dirigente non può dire sempre di no”.

    “LA CRESCITA DEVE ESSERE LA MISSIONE DI TUTTI”
    “La crescita deve essere la missione di tutti” ma la ripresa economica attuale, “che viene tutta dalle imprese e dal mercato”, non è “ancora consolidata, è fragile e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli”. A focalizzare l’attenzione sulla necessità di concentrare gli sforzi di tutti sulla crescita economica e sul bisogno delle imprese di non essere lasciate sole da Governo e politica, è il presidente di Confindustria.

    “PRESSIONE FISCALE SU IMPRESE INACCETTABILE”
    “Non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione, rispetto alle rendite e ai consumi”. Per ridurre “stabilmente la pressione fiscale – ha continuato – la strada é abbattere il debito pubblico, tagliare la spesa improduttiva, su cui si è fatto ancora pochissimo per non dire nulla, spingere la crescita dell’economia. E poi – ha concluso – come ripetiamo da anni, far pagare le tasse a tutti”.

    BASTA PROCESSI IMPRESE, PIU’ TIFO
    “Basta con i processi alle imprese”, il mondo industriale italiano vuole sentire intorno a sé “più tifo”: è questo uno dei passaggi dell’intervento del presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, che torna sulle polemiche innescate dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti (presente in sala), che aveva definito “impresentabile” il capitalismo italiano. “E’ caduto il muro di Berlino – ha detto – ma in Italia non é scomparsa la tentazione di prendersela con l’impresa, alimentata da un clima di ostilità di alcuni settori della politica”.

    “PENSIONI, NON E’ UNA RIFORMA DIFFICILE”

    Sulle pensioni “non si tratta di fare una riforma difficile, ma solo di applicare le leggi esistenti, dalla legge Dini alla riforma Maroni”. Luca di Montezemolo insiste sulla necessità di rimettere mano al sistema previdenziale italiano che corre il rischio, fra pochi anni, di pagare una pensione per ogni salario. “E’ arrivato il momento di cambiare alcune regole del gioco – afferma – nell’interesse delle imprese e dei lavoratori per restituire alle relazioni industriali un ruolo vero nel governo dell’economia”. Su questi temi, sottolinea Montezemolo, “vorremmo confrontarci con un sindacato che guardi un po’ meno al passato e un po’ più al futuro. Un sindacato che vuole essere classe dirigente non può dire sempre di no”.


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